Roma, 6 maggio 2022 – Continuano gli appelli da parte della associazioni di categoria rispetto all’accelerazione della calendarizzazione dello Ius Scholae. A distanza di 30 anni, è ormai cosa nota a tutti che sia necessaria una riforma della cittadinanza, e che non si possa più aspettare. Lo si deve alle centinaia di migliaia di persone che ancora oggi stanno attendendo di vedersi riconoscere i propri diritti.
Ius Scholae, l’appello del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza
Anche il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza ha lanciato un appello alla politica, per sottolineare la propria posizione rispetto all’importanza dello Ius Scholae. “Il Cnca esprime la “propria forte contrarietà” alla “cancellazione del provvedimento che riconosce lo ius scholae dal calendario dei lavori di maggio della Camera dei deputati. Questo inspiegabile rinvio, passato quasi sotto silenzio, colpisce centinaia di migliaia di ragazzi che sono italiani di fatto, ma non di diritto”. Secondo il Cnca, “non è tollerabile che il diritto alla cittadinanza per questi giovani continui a non essere una priorità nell’agenda politica. E finisca per essere sacrificato in funzione di meri giochi di partito”.
Di qui la richiesta: “Esortiamo, perciò, tutte le forze politiche – a cominciare da quelle che si sono espresse pubblicamente in favore del provvedimento – a non tergiversare oltre. a procedere rapidamente con l’esame e l’approvazione di un testo di legge che significherebbe un’importante, per quanto ancora insufficiente, conquista di civiltà in favore del riconoscimento dei diritti delle persone nate e/o cresciute nel nostro Paese”.
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