La ministra per l'Integrazione sulla tragedia di Scicli: "Il MEditerraneo è un cimitero. I governi si attivino per porre fine a un dramma che non conosce più confini"
Roma – 1 ottobre 2013 – “Ancora una volta il mare è stato un palcoscenico umano di angoscia, dolore e morte. Il Mediterraneo, culla delle civiltà, si è ormai trasformato in un cimitero".
Così la ministra per l’Integrazione, Cécile Kyenge, ha commentato la tragedia di Scicli. "Stiamo assistendo – ha detto – ad una tragedia umana che interpella tutti i paesi d’Europa. Papa Francesco ha parlato di “globalizzazione dell’indifferenza” ma le sue parole sembrano inascoltate come la disperazione che accompagna queste morti”.
“Non possiamo più sottovalutare questa situazione. Dobbiamo superare la logica dell'emergenza continua. Il Fenomeno dell’immigrazione non riguarda soltanto l’Italia. Siamo di fronte ad un disastro umanitario e l’Europa deve intervenire. Dobbiamo cooperare, parliamo di vite umane. I governi devono attivarsi al più presto, devono lavorare insieme per trovare una soluzione che ponga fine ad una dramma che non conosce più confini”.