Roma – 3 ottobre 2013 – “Voglio esprimere il mio più profondo cordoglio e dolore per le vittime di Lampedusa, un’immane tragedia che ci mette tutti davanti alla necessità di affrontare in maniera radicale il drammatico problema dei migranti in fuga dai paesi in guerra, come sottolineato con forza dal Capo dello Stato: “dobbiamo adoperarci con maggiore intensità sulla ricerca di nuove politiche e nuove misure per evitare il ripetersi di queste tragedie”.
Lo dice la ministra dell’integrazione Cècile Kyenge a proposito della strage di Lampedusa.
“Credo sia necessario mettere in campo fin da subito un coordinamento tra diversi ministeri: Interno, Esteri, Difesa ed Infrastrutture in relazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per sviluppare un piano di aiuti per soccorrere i profughi ed aiutare le comunità locali, ed i comuni che sono coinvolti in prima linea nell’affrontare i problemi derivanti nel dare sostegno ed accoglienza ai migranti”. Dall’altro – aggiunge – chiedere con più forza di quanto fatto finora un intervento condiviso dall’Unione Europea, a partire dall’adozione di canali umanitari che rendano più sicuri questi viaggi, sui quali organizzazioni criminali lucrano sulla pelle di uomini, donne e bambini”.
“Ricordo anche – sottolinea la ministra per l’Integrazione – che il Consiglio d’Europa, ancora una volta, ha giudicato sbagliate le nostre politiche sui flussi migratori verso il nostro Paese. Ed anche su questo dobbiamo dare risposte. Flussi che, è bene ricordare, sono per questi uomini e donne per buona parte un viatico per cercare una vita migliore nei paesi dell’area Schengen”.
“Infine –conclude – vorrei dire che imputare la responsabilità morale di quanto sta avvenendo a me e alla Presidente della Camera, Laura Boldrini, come ha dichiarato Gianluca Pini della Lega Nord è, non solo offensivo verso di noi, ma lo è per le vittime, per la coscienza dei cittadini italiani, degli abitanti dei paesi che più si stanno adoperando per dare sostegno ai profughi e che segnano un punto di non ritorno tra me e questa forza politica”.