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L’ Europarlamento approva la “blue card”

Ma i singoli stati saranno liberi di bocciare le richieste "per evitare una fuga di cervelli". In vigore non prima del 2011 Strasburgo  – 20 novembre 2008 – Con 388 sì, 56 no, e 124 astensioni, il Parlamento europeo in seduta plenaria ha dato il via libera alla ‘blu card’ per i lavoratori extraue altamente qualificati.

Gli eurodeputati hanno introdotto varie modifiche al testo originario della Commissione Ue, prevedendo in particolare la possibilità degli stati Ue di rifiutare una richiesta per una blu card "per evitare una fuga di cervelli" dai paesi di origine. Si è deciso anche di estendere i tempi previsti dalla Commissione, passando da una validità di due anni più due, a tre anni rinnovabili per altri due.

Prima di decidere in merito a una domanda di Carta blu, gli Stati membri possono esaminare la situazione del loro mercato del lavoro e applicare procedure relative ai requisiti per la copertura di posti vacanti. Un altro emendamento presentato dal Ppe, e approvato  stamattina, prevede che "per ragioni di politica del mercato del lavoro gli stati Ue devono considerare in via prioritaria i cittadini dell’Ue".

È stata invece respinta la proposta della commissione parlamentare Libertà civili per far sì che la blu card possa essere concessa solo ai cittadini di paesi che hanno accordi di cooperazione e partenariato con l’Ue.

La direttiva rimarrà solo sulla carta. Entrerà infatti in vigore solo trenta mesi dopo la sua pubblicazione, e quindi, anche se fosse adottata entro la fine di quest’anno, sarà una realtà non prima della metà del 2011.

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