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La Danimarca: “Schengen rimane, solo controlli doganali”

Il ministro dell’immigrazione Pind getta acqua sul fuoco. “Verifiche su merci e auto, non sui passaporti”

Bruxelles – 12 maggio 2011 – “Molto rumore per nulla” in quanto la Danimarca “non intende reintrodurre i controlli dei  passaporti ma solo rafforzare quelli doganali” che “rientrano negli  accordi di Schengen”. Lo ha spiegato il ministro dell’immigrazione  danese Soren Pind al suo arrivo a Bruxelles per il Consiglio Ue  sull’immigrazione, specificando quanto annunciato ieri.

“Quello che vogliamo e’ il rafforzamento dei  controlli doganali, con cui saremo in grado di risolvere alcuni  problemi di criminalita’ transfontaliera che abbiamo”, ha affermato il ministro, sottolineando che “non vogliamo certo reintrodurre le  frontiere con i controlli dei passaporti”. Le misure che il governo  danese intende adottare sono quindi, secondo Pind, “senza dubbio in  linea con Schengen, tanto che questo tipo di controlli doganali  avviene gia’ in altre aree all’interno di Schengen e in particolare in un Paese”, ha aggiunto senza pero’ voler precisare quale.

“Abbiamo gia’ mandato ieri sera il testo alla Commissione, e  quando questo modello di misure sara’ studiato attentamente, vedrete  che sara’, come direbbero gli inglesi, molto rumore per nulla”, ha  sottolineato il ministro danese facendo riferimento all’omonima opera  di Shakespeare. Pind ha quindi accusato la stampa internazionale di  una “eccessiva drammatizzazione”, aggiungendo che una volta che avra’  spiegato le misure ai colleghi Ue riuniti a Bruxelles la questione  sara’ chiarita.

La Danimarca, ha spiegato il ministro, intende intensificare i controlli doganali introducendo scanner e un maggior  numero di doganieri, ma senza controllare i passaporti perche’ “non  c’e’ mica scritto sopra se sei un criminale o meno”. L’obiettivo e’ di lottare contro il traffico di droga, di armi e di esseri umani. “A  volte si vedono vetture strane dove si possono nascondere persone a  bordo, e tramite gli scanner possiamo rendercene conto”, ha aggiunto  Pind, precisando che questo tipo di controlli avviene gia’ negli  aeroporti.

Sono quindi critiche ingiustificate quelle rivolte a Copenhagen. “E’ piu’ facile criticare un paese di 5 milioni di abitanti che uno  con 60 milioni o piu'”, ha contrattaccato Pind, membro del partito di  centrodestra Venstre. Con una precisazione, pero’: la Danimarca  intende “appoggiare la proposta franco-italiana” su Schengen e  immigrazione presentata nella lettera congiunta inviata dal premier  italiano Silvio Berlusconi e dal presidente francese Nicolas Sarkozy  ai responsabili di Bruxelles a fine aprile .

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