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La Lega: “Chiudiamo l’Ufficio Antidiscriminazioni”

Emendamento al Milleproroghe per sopprimere l’Unar. “Usiamo i fondi per il festival Verdi”

Roma – 10 febbraio 2011 – Meglio la lirica dell’antirazzismo. Vuoi mettere un’aria di Verdi con un processo per discriminazione?

La pensano così i senatori della Lega Nord che hanno firmato due emendamenti  al decreto Milleproroghe. Se andassero in porto, a fine marzo verrebbe soppresso l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, con buona pace delle norme europee che hanno fatto aprire uffici di questo tipo in tutti i Paesi dell’Unione.

Secondo i parlamentari in camicia verde, la soppressione dell’Ufficio porterebbe a un risparmio di circa due milioni di euro, che potrebbero essere subito reimpiegati per più nobili fini. Quei soldi verrebbero infatti dirottati verso la realizzazione del “festival Verdi” al Teatro Regio di Parma.

Meglio insomma le arie d’opera dei fastidiosi richiami dell’Unar, che spesso è intervenuto contro le fantasiose ordinanze anti immigrati di sindaci (leghisti) del Nord Italia. L’Ufficio faceva il suo mestiere? Macchè, “questi oscuri burocrati fanno politica, i maestrini dalla penna rossa: qui siete razzisti, lì xenofobi” sbraita Sandro Mazzatorta, uno dei senatori firmatari.

Il bello è che, anomalia italiana, l’Unar non è un’authority indipendente, ma un ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cioè del governo. Quello stesso governo di cui fanno parte i leghisti, che il nemico l’avevano in casa e solo ora se ne sono accorti.

Elvio Pasca

++
Ecco gli emendamenti presentati in Senato:
1.146

MAZZATORTA, MASSIMO GARAVAGLIA, BODEGA, VACCARI, VALLI

Dopo il comma 2, aggiungere i seguenti:

        «2-bis. A decorrere dal 31 marzo 2011, è soppresso l’Ufficio per il contrasto delle discriminazioni di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215. Con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri si provvede ad apportare le opportune modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 luglio 2002, recante ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 4 settembre 2002.

        2-ter. A decorrere dalla data di cui al comma 1, sono abrogati l’articolo 8 del decreti legislativo 9 luglio 2003, n. 215 e l’articolo 29, comma 2 della legge 1º marzo 2002, n. 39«.

2.460

MASSIMO GARAVAGLIA, BODEGA, VACCARI, VALLI

aggiungere infine i seguenti commi:

        «19-bis. Al comma 4 dell’articolo 5 della legge 23 febbraio 2001, n. 29. aggiungere infine le seguenti parole ”Fino al 31 dicembre 2012 è concesso un contributo annuo di 2 milioni di euro alla Fondazione Teatro Regio di Parma per la realizzazione del festival Verdi”.

        Agli oneri derivanti dal presente comma, pari a 2 milioni di euro per gli anni 2011 e 2012, si provvede ai sensi dei commi 19-ter e 19-quater;

        19-ter. A decorrere dal 31 marzo 2011, è soppresso l’Ufficio per il contrasto delle discriminazioni di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215. Con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri si provvede ad apportare le opportune modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 luglio 2002, recante ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 207 del 4-settembre-2002.

        19-quater. A decorrere dalla data di cui al comma 19-ter, sono abrogati l’articolo 8 del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215 e l’articolo 29, comma 2 della legge 1º marzo 2002, n. 39»

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