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La Lega Nord contro Tim: “No a pubblicità in lingua straniera”

L’ultima campagna sulle tariffe internazionali fa infuriare il consigliere lombardo Colla: “Vergognoso non usare l’italiano, contrario all’integrazione. E perché costa meno chiamare all’estero che a Cinisello Balsamo?”

 

Roma – 29 maggio 2012 – Per loro l’italiano può essere è un optional (“foera di ball?”) , quando però a parlare straniero sono gli altri ai leghisti salta subito la mosca al naso.

Jari Colla,  consigliere regionale del Carroccio in Lombardia, passeggiando per le strade di Milano ha notato l’ultima campagna Tim dedicata alle tariffe per le chiamate all’estero. Ha per testimonial i membri dell’orchestra multietnica di piazza Vittorio, che ripetono nelle loro lingue d’origine lo slogan: “La musica più bella è la voce degli amici”.

I potenziali clienti sono soprattutto immigrati, pochi quindi si sono stupiti che la campagna parli romeno, arabo, spagnolo e così via, cioè le lingue utilizzate nel corso delle telefonate che promette di far pagare meno. Tra quei pochi c’è  Colla, che anzi ha dettato al suo ufficio stampa una furiosa dichiarazione contro quella che ritiene una “vergogna” contraria all’integrazione, tema che scopriamo stare particolarmente a cuore al suo partito.

“Non sarà sfuggito a molti – commenta il consigliere regionale  – che  in giro per Milano sono comparsi migliaia di manifesti e cartelloni pubblicitari scritti esclusivamente in arabo, e in altre lingue, che pubblicizzano tariffe promozionali per gli stranieri che chiamano nei rispettivi Paesi. La cosa assolutamente vergognosa è che questi manifesti non presentano nessuna traduzione in italiano e quindi risultato essere totalmente incomprensibili per chiunque volesse leggerli”.

“Si tratta – attacca Colla  – di un’iniziativa assurda che non favorisce affatto l’integrazione ma costituisce anzi un forte disincentivo per gli immigrati presenti sul nostro territorio. Non bisogna infatti dimenticare che, per queste persone, imparare la nostra lingua è tutt’altro che un optional, dovrebbe anzi essere un requisito imprescindibile per la loro permanenza sul suolo nazionale”.

Basterà tradurre lo slogano in italiano per tranquillizzare Colla? No, perché a far rosicare il leghista (ci perdoni il romanesco) è anche la convenienza di alcune tariffe internazionali.

“Non si capisce – conclude – come mai, e questo vale per tutte le compagnia telefoniche, per gli stranieri esistano tariffe agevolate che in certi casi risultano essere addirittura inferiori alle normali tariffe di casa nostra. E’ incredibile che un milanese, per chiamare a Cinisello Balsamo, debba spendere più soldi rispetto ad un marocchino che telefona dall’Italia al Marocco”.

Elvio Pasca

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