Roma, 1 febbraio 2023 – “I minori non accompagnati salvati in mare dalla Geo Barents, dopo la traversata nel Mediterraneo, le 100 ore per arrivare a La Spezia, sono stati trasferiti in pullman a Foggia. La logistica della crudeltà“, ha scritto Eleonora Camilli su Twitter. E forse non c’è altro modo per definire quello che il governo sta facendo con i migranti in arrivo. Con loro sta giocando per tentare di ottenere qualcosa dall’Europa, per scoraggiare le Ong a effettuare i soccorsi. Poco importa che le pedine di questa partita siano delle persone. Degli uomini, delle donne e dei bambini.
Migranti, i minori non accompagnati della Geo Barents spostati a Foggia
Su e giù. E poi ancora su e giù. Il viaggio dei migranti minori non accompagnati salvati dalla Geo Barents sembra non dover finire mai. Dopo 100 ore di navigazione per arrivare a La Spezia, il porto assegnato, infatti, molti sono stati trasportati via terra fino a Foggia. Sulla nave erano saliti 87 minori: 74 di questi erano soli, senza genitori o accompagnatori. Del totale, solamente 23 sono rimasti a La Spezia. Gli altri 51, invece, sono stati trasferiti in giro per l’Italia tra Alessandria, Livorno e Foggia.
Perché allora costringere la Geo Barents ad arrivare fino a La Spezia, quando sarebbe stato possibile e molto più conveniente fermarsi un qualche città del Sud? E’ evidente come il criterio di alternanza dei porti non funzioni. Anzi, che sia del tutto controproducente sia per il sistema di accoglienza, che per le Ong che effettuano i soccorsi che per i migranti stessi. Pare se ne siano accorti tutti, escluso solamente il governo Meloni.
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