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La ricerca: i minori romeni spesso vittime di pregiudizio

E' quanto emerge dallo studio 'Figli migranti. I minori romeni e le loro famiglie in Italia'  a cura della Fondazione ISMU

MILANO, 26 ottobre 2012 – I minori immigrati romeni in Italia sentono spesso di essere oggetto di pregiudizio e vivono l'integrazione con ancora piu' difficolta', al punto che i bambini spesso nascondono, a scuola o all'asilo, le loro vere origini per "timori di essere confusi con i rom".

E' quanto emerge dalla ricerca 'Figli migranti. I minori romeni e le loro famiglie in Italia' – presentata a Palazzo delle Stelline a Milano e a cura della Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) nell'ambito della ricerca europea 'Children's Rights in Action'.

Dalla Romania, su una popolazione di 9,9 milioni di persone, più di 3 milioni hanno deciso di emigrare, molti verso l'Italia (sono oltre 968mila i romeni in Italia secondo i dati Istat del 2011). Il 93,5% dei ragazzi è regolarmente iscritto e l'89,3% non ha mai ripetuto un anno scolastico. Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria pediatrica ne beneficia il 75,2% dei figli degli intervistati. Non e' chiaro, perche' non era nello scopo della ricerca, se coloro che non portano i figli dal medico lo fanno per difficolta' burocratiche o perche' non rientra nella loro cultura ricorrere a visite mediche se non strettamente necessario.

Gli insegnanti e i mediatori linguistico-culturali sono le figure da cui le famiglie hanno ricevuto maggior sostegno nei servizi ma, in generale, al primo posto come supporto ricevuto all'integrazione ci sono i compatrioti già residenti in Italia (nel 53,7% dei casi) e, al secondo (con il 19%), gli italiani: famiglie, vicini di casa, ma soprattutto quelli per cui i romeni lavorano o hanno lavorato.

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