Tripoli, 8 ottobre 2011 – Il Consiglio nazionale di transizione libico “ha confermato il rispetto dell’accordo stipulato dalle autorità locali con l’Italia” in particolare per quel che riguarda “il controllo della frontiera, molto importante per la Libia ma anche per il nostro paese, e per la questione dell’immigrazione clandestina”
Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa durante una conferenza stampa congiunta a Tripoli con l’omologo del Cnt Jalal Dhagely. La Russa ha incontrato il ministro delle nuove autorità libiche congiuntamente all’omologo britannico Liam Fox, anche lui giunto in visita nella capitale della Libia. “Il Trattato di amicizia con la Libia”, ha ricordato La Russa, “non è stato sottoscritto con Gheddafi ma con la Libia stessa ed è considerato assolutamente valido dalle nuove autorità e vantaggioso per entrambi i paesi”.
Il ministro ha quindi confermato anche il “rispetto degli accordi con l’azienda italiana Selex per il controllo terrestre con i radar”, sottolineando come “per le nuove autorità libiche sia di grande importanza il controllo di tutta quella parte del deserto lungo il confine con diversi paesi africani”. “Gli accordi sono assolutamente in linea con il diritto internazionale”, ha insistito La Russa ricordando una volta di più che “non si è trattato di una intesa tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’ex leader libico Muammar Gheddafi, ma di un accordo tra l’Italia e la Libia”.
“Tali accordi sono adesso sospesi ma possono espandersi con la nuova realtà libica, sempre nel rispetto dei diritti umani, come ha sempre fatto l’Italia”, ha concluso La Russa.