Lampedusa, 19 settembre 2011 – “Saranno intensificati di molto” i rimpatri degli immigrati tunisini giunti in questi giorni a centinaia sulle coste di Lampedusa.
A dirlo è il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ha invitato a “non drammatizzare” gli ultimi, recenti sbarchi di massa nella convinzione che “con l’arrivo dell’autunno la situazione non dovrebbe dare particolari problemi”.
“C’e’ stata – hadetto la Russa per la prima volta in visita a Lampedusa per portare il ringraziamento del governo ai militari impegnati per l’emergenza immigrazione – una situazione di contingente, minore controllo nel luogo di partenza in Tunisia. Ho avuto un lungo colloquio con Maroni e con Gianni Letta, posso confermare che il ministero dell’Interno ha realizzato un accordo ulteriore con i tunisini che consente, nell’arco della settimana, di rimpatriare coloro che non hanno diritto di rimanere. I numeri saranno intensificati di molto e questo ci soddisfa”.
“Vi e’ un perfetto accordo con le autorita’ tunisine, che sono state disposte a comprendere la necessita’ che chi non ha diritto di stare in Italia deve fare ritorno al proprio paese, con regole e metodologie concordate, mentre dobbiamo accogliere qui chi e’ rifugiato quando tale qualifica viene riconosciuta. Tutti stiamo operando, con un lavoro di squadra nel governo, per rafforzare la collaborazione con il governo tunisino”. Dichiarazioni ben accolte dal sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, che sottolinea “la necessita’ di svutare in fretta il centro di accoglienza.
Adesso sono ospitate 1.400 persone in una struttura che non e’ un grado di assicurare le necessarie condizioni di sicurezza. Dovrebbero essere rimpatriati 100 immigrati al giorno per cinque giorni a settimana, per tre settimane di fila, per un totale di 1.500 persone”. Per il turismo locale, quella appena trascorsa e’ stata “un’estate difficile, con un calo del 70% nelle presenze”.