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La Ue frena l’Italia: “Niente smistamento dei clandestini dalla Libia”

Bocciata la proposta di Bossi di condividere gli immigrati con i paesi d’Europa. L’appello dell’Onu: "Dimostrate solidarietà e non respingete i profughi" Roma – 23 febbario 2011 – "Un paese di 60 milioni di abitanti non può avere problemi a fronteggiare qualche migliaio di immigrati". Questa la dura risposta dell’Ue all’ipotesi avanzata ieri da Umberto Bossi, di smistare gli immigrati in arrivo a Lampedusa in Francia e Germania.

L’intervento repentino dell’Unione Europea, riportato oggi dal Corriere della Sera,  ha spento immediatamente le speranze del Senatùr che meno di ventiquattro ore fa aveva avanzato questa proposta, raccogliendo da subito i malumori dell’Ue.

"Tra l’alto l’Italia non ha voluto alcuno degli immigrati che sono arrivati a Malta e poi a suo tempo la Germania non battè ciglio di fronte ai 300mila profughi che arrivarono nel paese al tempo della crisi nei Balcani" è stata la contestazione fatta all’Italia.

Anche l’Onu non ha gradito le esternazioni del ministro Bossi e attraverso Melissa Fleming, portavoce dell’agenzia per i rifugiati (Acunur), ha espresso la sua preoccupazione "Temiamo un esodo significativo e l’Italia è tra le nazioni  che probabilmente riceveranno un afflusso consistente di persone in fuga dalla Libia".

Dopo questa previsione, la Fleming ha lanciato un appello rivolto proprio all’Italia: "Stiamo dicendo, per favore, non respingeteli! È il momento di dimostrare il vostro spirito di umanità e la generosità verso gente che ha subito un forte trauma".

Al momento rimane confermata la bocciatura della proposta di Bossi di condivisione europea dei profughi, in attesa del Consiglio dei Ministri degli Interni e della Giustizia europei che domani e dopodomani affronteranno il tema dell’emergenza in nord Africa.

Marco Iorio

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