Film, documentari, retrospettive, concorsi: il Festival triestino del Cinema Latino Americano giunge alla sua XXIII edizione
Trieste – 10 ottobre 2008 – Si apre domani la XXIII edizione del Festival di Cinema Latino americano. Sul grande schermo di Trieste approdano 200 tra film e documentari sulla realtà culturale, artistica e sociale dell’America Latina, 14 pellicole in concorso, retrospettive sul regista italo-peruviano Francisco ‘Pancho’ Lombardi, sul messicano Nicolás Echevarría e sul colombiano Roberto Triana (presenti a Trieste).
Una rassegna sulla produzione cinematografica, video e televisiva del continente latino, che ha la fama di essere la più vasta del suo genere in Europa. Dall’11 al 19 ottobre a ospitarla sarà il Teatro triestino Miela (in Piazza Duca degli Abruzzi, 3). In seguito alcune delle opere saranno riproposte in altre kermesse, a Milano, Bologna e Roma.
Il programma è stato presentato dal direttore del Festival, Rodrigo Diaz, il 1 ottobre a Trieste, e venerdì 3 a Roma, presso l’Istituto Italo-Latino Americano (IILA), con gli interventi dell’Ambasciatore Paolo Bruni, Segretario Generale dell’IILA, e di Patricia Rivadeneira, Segretario Culturale dell’Istituto.
Il programma:
Nella sezione ufficiale a concorso, il Festival di Trieste proporrà quattordici lungometraggi, parte dei quali frutto di coproduzioni europee, firmati sia da registi pluripremiati e di lunga esperienza che da autori più giovani ed emergenti.
La sezione “Contemporanea”, che viene inaugurata quest’anno, comprende invece una settantina di opere, tra film, documentari e cortometraggi, spazianti in vari aspetti della cultura, dell’arte, della storia e società latino americana; l’intento è quello di offrire una panoramica sulle recenti produzioni filmiche e digitali dell’intero continente. Una trentina di titoli verranno presentati in concorso, in una sezione speciale con una Giuria specifica.
Prevista anche una retrospettiva-omaggio al pluripremiato regista italo-peruviano Francisco “Pancho” Lombardi. Un’altra sarà poi dedicata al regista e documentarista messicano Nicolás Echevarría, di cui verranno proposte sei opere. Una terza retrospettiva omaggerà il documentarista colombiano Roberto Triana, di cui verranno presentate ventuno opere di carattere storico ed etnografico, realizzate dagli anni ’90 in poi.
Sarà presente al Festival anche la regista e storica cilena Carmen Castillo, di cui verranno presentati tre documentari. Per il suo grande impegno nell’illustrare la storia dell’America Latina verrà insignita a Trieste del Premio “Salvador Allende”.
Sul filone politico, per la sezione “Cinema e memoria” verranno proposti due pietre miliari del documentarismo militante argentino, firmate dal Grupo Cine Liberación: “El camino hacia la muerte del viejo Reales”, di Gerardo Vallejo (del 1968-71), sullo sfruttamento dei contadini, e la versione integrale (di quattro ore) de “La hora de los hornos” (del 1968), pluripremiata opera di Fernando Solanas, duro atto di denuncia contro il neocolonialismo e la repressione politica. Inoltre una Sezione (intitolata ”Shalom”) è dedicata alla presenza ebraica in America Latina.
“Salón España” è invece la sezione dedicata alle produzioni spagnole, con particolare riferimento ai cortometraggi e le nuove tecnologie. Completeranno infine il Festival di Trieste una ventina di opere provenienti dalle scuole di cinema iberoamericane e la Sezione “Todavía cantamos”, sulla musica latina.
Le proiezioni si terranno dal mattino fino a mezzanotte. Tutte le principali opere nella sala cinema saranno con traduzione simultanea, mentre quelle in sala video saranno in versione originale o con sottotitoli in italiano. Per maggiori informazioni: www.cinelatinotrieste.org