Arrivano soprattutto dall’Europa dell’Est. I dati dell’Inps sui domestici regolari Roma – 29 settembre 2009 – In attesa dei dati definitivi complessivi sulle domande presentate per la regolarizzazione di colf e badanti a seguito della sanatoria decisa dal Governo, Inps traccia una mappa della situazione dei lavoratori domestici in Italia, riferita al 2007.
Su un totale di 597.281 assicurati, con un aumento del 25,76 per cento rispetto al 2006, il 78 per cento di badanti e lavoratori domestici e’ rappresentato da stranieri, di cui 283.094 provenienti dall’Est Europa, pari a piu’ del doppio degli italiani impiegati nella stessa tipologia di attivita’ , che sono in totale 133.248. Seguono i lavoratori provenienti dall’Asia, in totale 87.157 il 60 per cento dei quali e’ di origine filippina. Non mancano lavoratori provenienti dalle Americhe, soprattutto dal Sud, pari a circa 51.885 persone.
I dati Inps rivelano che ci sono sempre piu’ lavoratori domestici giovani: rispetto al 2006, nel 2007 si e’ verificato un incremento del 76,5 per cento circa, per un totale di 6.667 lavoratori per la fascia di eta’ fino ai 20 anni, e dell’80 per cento, con 34.772 lavoratori totali nel 2007, tra i 21 e i 25 anni.
Secondo i dati Inps 2007, le Regioni con il maggior numero di lavoratori domestici sono Lombardia, con il 17,4 per cento del totale, e Lazio con il 16,8 per cento. Lazio e Campania sono le prime regioni per numero di lavoratori domestici in rapporto al totale dei residenti, con un lavoratore ogni 55 abitanti. Seguono Umbria, con un lavoratore ogni 58 abitanti, e Liguria e Toscana, con un domestico ogni 69 residenti. Fanalino di coda Basilicata e Puglia, rispettivamente con un lavoratore domestico ogni 269 e ogni 279 abitanti.
In quasi tutte le regioni d’Italia si tratta in prevalenza di lavoratori stranieri, in media 7-8 ogni 10 regolarmente iscritti all’Inps. In controtendenza la Puglia, con un lavoratore straniero ogni 2 iscritti, e la Sardegna dove si riscontra un maggior numero di lavoratori italiani, 8 su 10.