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Lavoratori sfruttati. Senato: sì al ddl che colpisce i “caporali” e chi impiega clandestini

Fino a 8 anni di carcere per i caporali, pene severe anche per imprese e famiglie che impiegano clandestini. Ecco cosa prevede il testo inviato alla Camera

ROMA – Via libera del Senato al disegno di legge che inasprisce le pene contro il caporalato e colpisce chi impiega lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno. Presentato dal governo ma profondamente modificato durante l’esame a Palazzo Madama, il testo passa ora alla Camera.

Il giro di vite arriva con l’introduzione nel codice penale del reato di "grave sfruttamento dell’attività lavorativa". Viene così punito chi recluta o organizza l’attività dei lavoratori mediante "violenza, minaccia o intimidazione, anche non continuative", e li sottopone a condizioni caratterizzate da "gravi violazioni di norme contrattuali e di legge o a un trattamento personale, connesso alla organizzazione e gestione delle prestazioni, degradante".

Pene severe
I "caporali" rischiano la reclusione da tre a otto anni e una multa di 9mila euro per ogni persona reclutata o occupata, e la pena è aumentata se si tratta di minori o stranieri senza permesso di soggiorno. Per questo reato viene previsto l’arresto in flagranza, circostanza che permetterà il rilascio di un permesso di soggiorno per protezione sociale agli stranieri sfruttati.

Indipendentemente dalle condizioni di lavoro, si colpisce poi chi occupa immigrati irregolari con l’arresto da tre mesi a un anno e una multa di 5mila euro per ogni lavoratore. Si è scelta però una linea più morbida per le famiglie: i datori di lavoro domestico non rischiano le manette, ma solo una multa da 3000 a 5000 euro, a patto che colf, badanti o babysitter irregolari siano al massimo due. I luoghi di lavoro dove si impiegano clandestini possono essere sequestrati.

Una condanna per "grave sfruttamento" o perché si impiegano clandestini fa perdere alle imprese la possibilità di avere contratti pubblici e tutte le agevolazioni o i finanziamenti regionali, nazionali o comunitari per un anno. È prevista inoltre la sospensione per un mese dell’attività, tranne che nei settori agricolo e dell’allevamento.

Lucidi: "Sommerso attira clandestini e genera sfruttamento"
A rappresentare il governo durante l’esame del provvedimento è stata il sottosegretario all’Interno Marcella Lucidi, che parla di "un voto importante contro una patologia del sistema produttivo che crea economie illegali, ostacola la concorrenza e falsa gli equilibri di mercato". "Con questa norma – aggiunge il sottosegretario – il caporalato viene sanzionato indipendentemente da chi sia il soggetto sfruttato e questo mi sembra un altro aspetto importante e poco emerso finora".

Rimane il fatto che le vittime principali dello sfruttamento sono i lavoratori stranieri, in particolare gli irregolari, e sempre più spesso tra le file degli immigrati non si trovano i caporali. "Più l’ economia sommersa si alimenta della manodopera straniera -conclude Lucidi – più la sua offerta attrarrà immigrati e produrrà clandestinità, più si realizzeranno meccanismi perversi di sfruttamento che, già oggi, alimentano organizzazioni, traffici, guadagni e attività illecite".

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"Disposizioni penali contro il grave sfruttamento dell’attività lavorativa e interventi per contrastare lo sfruttamento di lavoratori irregolarmente presenti sul territorio nazionale." (testo non ufficiale)

(13 giugno 2007)

 

Elvio Pasca

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