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Lavoro nero, in vigore le nuove maxi multe per i datori: fino a 43 mila € a lavoratore

Sono il 20% più salate se  il lavoratore è uno straniero senza permesso di soggiorno. Pubblicato il decreto attuativo del jobs Act che ha ridisegnato le sanzioni

 

Roma – 25 settembre 2015 –  Da quanto tempo dura il rapporto di lavoro? Quanti lavoratori sono? Hanno il permesso di soggiorno? Da questi fattori dipendono le nuove maxi multe contro il lavoro nero, appena entrate in vigore. 

La novità, che non riguarda il lavoro domestico, è contenuta in uno dei decreti attuativi della riforma del lavoro (il cosiddetto Jobs Act), dedicato alla “Semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese” . Il testo (DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 151) è stato pubblicato il 23 settembre in Gazzetta Ufficiale. 

Dice che “in caso di impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro privato, con la sola esclusione del datore di lavoro domestico” si applicano le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie: 

“a) da euro 1.500 a euro 9.000 per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore sino a trenta giorni di effettivo lavoro;

 b) da euro 3.000 a euro 18.000 per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore da trentuno e sino a sessanta giorni di effettivo lavoro; 

c) da euro 6.000 a euro 36.000 per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore oltre sessanta giorni di effettivo lavoro.”

In questi casi, che riguardano sia lavoratori italiani che lavoratori stranieri titolari di un permesso di soggiorno valido per lavorare, c’è un meccanismo di “diffida”. Il datore di lavoro può cioè pagare la multa minima (millecinquecento, tremila o seimila euro) se assume regolarmente il lavoratore a tempo indeterminato (full time o part-time almeno al 50%) oppure a tempo determinato (in questo caso solo full time) e lo mantiene in servizio per almeno tre mesi. 

Se però il lavoratore irregolare è uno straniero senza permesso di soggiorno valido per lavorare, oppure un minore in età non lavorativa, scatta un’aggravante. Non solo il datore non può assumerlo (e pagare la multa minima), ma la multa aumenta del 20%, quindi può arrivare, sempre a  seconda della durata del rapporto di lavoro, a 10.800, a 21.600 o a 43.200 euro. 

Stranieriinitalia.it

 

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