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LAVORO: SACCONI,TOLLERANZA ZERO PEGGIORI FORME LAVORO MINORI

(ANSA) – GINEVRA, 11 GIU – Espressioni delle peggiori forme del lavoro minorile sono presenti anche in Italia, in particolare presso alcune comunita’ di immigrati: lo ha affermato oggi a Ginevra il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che – a margine del suo intervento alla Conferenza dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) – ha aggiunto che ”occorre tolleranza zero” in proposito. ”Sono convinto – ha detto – che l’Italia debba prestare una rinnovata attenzione al lavoro minorile in casa propria perche’ il fenomeno purtroppo si e’ sviluppato in alcune comunita’ di immigrati, e nel nostro Paese esistono anche quelle che l’Ilo definisce le peggiori forme di lavoro minorile: se pensiamo all’accattonaggio nelle citta’, che va represso garantendo ai minori l’acceso ai percorsi educativi, se consideriamo lo sfruttamento sessuale che spesso investe minorenni in condizioni di schiavitu’. E infine se consideriamo anche il coinvolgimento di minori, in questo caso italiani, in alcune delle forme della criminalita’ organizzata”. ”Parliamo di tre espressioni delle forme peggiori, e il fatto che due siano riconducibili prevalentemente a comunita’ di immigrati non deve ridurre il nostro impegno e la nostra attenzione. Occorre una tolleranza zero verso queste forme”, a lungo tempo tollerate o non sufficientemente contrastate. ”Evocare la tolleranza zero – ha aggiunto – significa non soltanto fare appello all’applicazione della legge ma anche a una piu’ convinta riprovazione sociale nei confronti di questa forme di sfruttamento”.

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