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LAZIO: PINESCHI (LISTA CIVICA) SU LAVORO COATTO, PREVISTI 5 SPORTELLI PER IMMIGRATI

Roma, 19 feb. – (Adnkronos) – "Il problema dello sfruttamento dei lavoratori e del lavoro coatto e’ presente nella Regione Lazio con punte preoccupanti in alcune zone in cui nelle attivita’ economiche si registra una violazione sistematica degli obblighi previsti dalle normative sul lavoro e contrattuali". Lo ha dichiarato il capogruppo della Lista Civica Marrazzo per il Pd, Massimo Pineschi, intervenendo al convegno ‘Lavoro decente e lavoro coatto’, svoltosi a Latina per iniziativa della Uil di Roma e del Lazio. Nel corso del convegno e’ stato presentato il progetto del sindacato che prevede cinque sportelli speciali per i lavoratori immigrati, di cui 3 a Roma, 1 a Latina e 1 a Sabaudia.

"Spesso – ha aggiunto Pineschi – il trattamento dei lavoratori immigrati sconfina verso vere e proprie forme di schiavismo ma la Regione e’ pienamente consapevole di questo dramma ed ha attivato una serie di politiche del lavoro e dell’immigrazione che puntano a regolarizzare sia la presenza degli immigrati senza permesso di soggiorno sia il mercato del lavoro laddove e’ sommerso, a integrare i lavoratori extracomunitari nel tessuto sociale, ad affermare una cultura dei diritti che e’ la via piu’ efficace per garantire comportamenti rispettosi delle regole di convivenza, a vantaggio della stessa sicurezza dei cittadini. Il progetto della Uil e’ uno strumento importante per promuovere una cultura del lavoro decente e per coinvolgere istituzioni, privati, associazioni, realta’ sociali e datori di lavoro".

"Bisogna porsi il problema – continua Pineschi – della adeguatezza della legislazione in materia di immigrazione e di inserimento nel mercato dei lavoratori stranieri per verificare la reale efficienza dei sistemi di vigilanza, di controllo e di tutela e dei meccanismi repressivi e sanzionatori delle violazioni normative. Il cattivo esempio spesso dato da imprese italiane puo’ influenzare negativamente, come confermano centinaia di casi di attivita’ clandestine e irregolari, anche gli immigrati titolari di imprese che nel Lazio sono circa 19 mila, raggiungendo un’elevata quota di circa il 7% delle imprese laziali". Pineschi ha poi concluso, manifestando il pieno sostegno al progetto Uil, che "la legge per la promozione e la tutela all’esercizio dei diritti civili e sociali e la piena uguaglianza dei cittadini stranieri immigrati e’ una risposta importante data dal governo regionale a questi problemi, e’ la testimonianza concreta del ruolo fondamentale che il sindacato ha voluto assumere come sindacato dei diritti, dei lavoratori e dei cittadini".

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