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Le albanesi in Italia: “Il premier si scusi”

Lettera aperta a Berlusconi dopo la battuta sulle "belle ragazze" da far sbarcare.

Roma – 15 febbraio 2010 – La battuta del premier sulle "belle ragazze" da far sbarcare ha suscitato le proteste della comunità albanese. Ecco una lettera aperta sottoscritta da un gruppo di giornalisti, intellettuali, artisti e studenti:

A Berlusconi e alla sua voglia di belle ragazze dall’Albania

Se non fosse per le affermazioni goliardiche del Primo Ministro italiano,  la visita del 12 febbraio a Roma del suo omologo albanese Sali Berisha, forse sarebbe passata inosservata. Ma durante la conferenza stampa, mentre si parla della lotta contro i famigerati scafisti e gommoni, Berlusconi afferma :“«Faremo un’eccezione per chi porta belle ragazze». Nonostante il Premier italiano sia noto per le sue battute infelici, riteniamo che quanto da egli dichiarato sia un’affermazione offensiva nei confronti delle donne albanesi che vivono e lavorano onestamente in Italia e Albania e si prende beffa di una della piaghe sociali più gravi della transizione democratica albanese: la tratta di esseri umani.

Il premier italiano dovrebbe sapere che c’è già chi porta in Italia “le belle ragazze albanesi”, e le mette a lavorare come carne fresca sui marciapiedi italiani, oppure in finti centri benessere dove benestanti italiani si servono di loro per alleggerirsi dai loro carichi pesanti di lavoro e responsabilità. Sono i trafficanti di esseri umani e la criminalità organizzata che gestisce lo sfruttamento della prostituzione. Elevare un argomento cosi delicato e doloroso, a inopportune battute sessiste e maschiliste,  offende il lavoro e l’impegno di quanti si battono affinché la donna non sia trattata come un oggetto, ma goda di pari opportunità. Ma ferisce anche quelle famiglie albanesi colpite dal dramma di una figlia rapita, violata e segregata, talvolta perduta per sempre.

Siamo profondamente dispiaciuti e addolorati che il Premier del paese in cui viviamo e aspiriamo a diventarne pieni cittadini, dimostri un atteggiamento altamente offensivo nei confronti del nostro paese di origine e dia un immagine cosi arretrata dell’Italia. Chiediamo una rettifica e scuse formali a tutte le donne albanesi che vivono e lavorano in Italia.

 

Ismail Ademi – consulente interculturale
Irida Cami – giornalista
Olti Buzi – editore Albanianews
Keti Biçoku – giornalista, Bota Shqiptare
Alban Trungu –Albamedia   
Brunilda Ternova –giornalista e traduttrice.
Migena Proi – giornalista e scrittrice
Arlid Hajro – Lega degli artisti albanesi in Toscana
Arta Nikaj – presidentessa ASUF – studenti albanesi a Firenze
Darien Levani – scrittore
Galdiola Jahoj – Associazione albanese RILINDJA
Ermelinda Nikaj Mundija – AlbaPrato – Associazione albanese di Prato
Emila Markgjonaj – psicologa
Ledia Mirakaj – avvocato
Artan Shabani – artista albanese
Edi Muka – curatore d’Arte, Svezia
Joa Ljungberg – curatore d’Arte Svezisa
Gaia Fugazza – artista, Francia

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