Il presidente Dominioni: "Clandestinità non ha un valore tale da essere recriminato con la legge penale" ROMA, 16 maggio 2009 – "Lo strumento penale è del tutto inadeguato, con ricadute insostenibili sul circuito giudiziario e su quello carcerario".
Lo ha detto oggi in un’intervista a ‘La Stampa’, il presidente dell’Unione delle camere penali, ordinario di diritto processuale ed ex legale di Berlusconi, Oreste Dominioni, commentando il reato di immigrazione clandestina introdotto dal ddl sicurezza che mercoledì scorso ha avuto il via libera con voto di fiducia alla Camera.
"Noi riteniamo al limite di costituzionalità il nuovo reato, perchè non ci sembra che la clandestinità sia un di valore tale da essere recriminato dallo Stato con la legge penale. Ma anche superando i rilievi generali, ci preoccupa l’inefficienza che ciò comporterà nel sistema".