Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Lega Nord: “Giro di vite sui negozi etnici”

Proposta di legge per limitare apertura di kebab, call center e centri massaggi cinesi. Salvini (LN): “vicino a questi negozi persone che non  sono compatibili con il tessuto civile della città”

Roma – 7 marzo 2011 – Sarà depositata domani in Consiglio regionale della Lombardia la proposta di legge della Lega chiamata “Harlem” che punta a limitare la diffusione di negozi etnici nella regione.

“Servirà per governare meglio il territorio dando alle amministrazioni comunali uno strumento utile anche sul fronte del controllo della sicurezza”. A dichiararlo è Andrea Gibelli, vicepresidente leghista della Regione Lombardia, che ha presentato così il progetto Harlem.

Secondo il vicepresidente la proposta “ha lo scopo di evitare che nascano quartieri ghetti”.

Una volta approvato, il progetto di legge consentirà alle amministrazioni comunali di selezionare le attività commerciali da aprire in una determinata area della città. E’ prevista l’istituzione di registro regionale del commercio ambulante e i centri massaggi saranno assimilati ai centri estetici con l’apertura subordinata al possesso dei requisiti professionali del settore.

Tra i firmatari dell’iniziativa anche l’eurodeputato Matteo Salvini della Lega Nord che ha dichiarato: “Non vogliamo quartieri ghetti, quartieri etnici in cui ci siano magari sette Kebab uno di fianco all’altro e massaggi cinesi dentro i quali non sa cosa succeda”.

“E’ anche un problema di sicurezza – aggiunge Salvini – perchè vicino a questi negozi si affollano delle persone che non sempre sono compatibili con il tessuto civile della città. Si è fatta la stessa cosa per i phone center e ha funzionato. Sui centri massaggi bisogna fare dei controlli, perché se sono dei bordelli vanno chiusi,  non e’ possibile che ci siano dei bordelli a Milano”.

Salvini ha invitato poi i milanesi “a fare attenzione, se ci sono dei servizi sottocosto, come ad esempio per i parrucchieri, vuoli dire spesso che ci sono lavoratori in nero e che la qualità dei prodotti è terribile, il trucco c’è. Quando la Asl fai controlli sui parrucchieri cinesi sempre scopre che non vanno bene”.

Favorevole anche il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha accolto positivamnete la proposta:”L’idea di dare ai sindaci uno strumento per regolarizzare o valorizzare le specificità delle diverse aree storiche è intelligente e interessante”.

M.I.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version