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Legge di Bilancio, premio nascita e buono nido anche agli immigrati

Il testo trasmesso dal governo al Parlamento promette 800 euro alle future mamme, oltre al bonus bebè, e 1000 euro l’anno per pagare le rette dei nidi. Nessuna distinzione tra italiani e stranieri

Roma – 8 novembre 2016 – Mamme e papà sono tutti uguali, stavolta anche per la legge di Bilancio. I nuovi aiuti alle famiglie che arriveranno nel 2017 non fanno infatti distinzioni tra italiani e immigrati. 

È così per il  “premio alla nascita” da 800 euro, che potrà essere chiesto dalle future madri all’Inps al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione di un bimbo. Nel disegno di legge trasmesso dal governo alla Camera non ci sono requisiti legati al reddito, ma neanche alla cittadinanza, né rimandi a futuri regolamenti che potrebbero restringere la platea dei beneficiari. 

Il premio alla nascita  potrà quindi essere richiesto da tutte le famiglie dove sta per arrivare un bambino, indipendentemente dalla loro origine. Una scelta diversa rispetto a quella fatta per il bonus bebè (che comunque è confermato per il prossimo anno), quando governo e Parlamento hanno introdotto, solo per gli immigrati, il paletto della carta di soggiorno, tra l’altro già bocciato da diversi tribunali

Non guarda al passaporto anche il nuovo “buono nido” da mille euro l’anno che i genitori di bambini nati dal 2016 in poi potranno chiedere all’Inps per pagare le rette di asili nido pubblici e privati . Sarà un decreto del presidente del Consiglio a definire i dettagli della procedura, ma è difficile che questo inserisca distinzioni che non esistono nella legge che istituisce il contributo. 

Chi percepisce il buono nido non potrà detrarre dalle tasse le rette degli asili nido. Inoltre, non potrà percepire i voucher per asili nido e babysitter (600 euro al mese per 6 mesi alle lavoratrici dipendenti e per 3 mesi alle lavoratrici autonome) riconosciuti alle mamme che rinunciano al congedo parentale non obbligatorio e che lo stesso disegno di legge di Bilancio 2017 rifinanzia per i prossimi due anni. 

Elvio Pasca

 

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