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Un anno per ottenere un permesso di soggiorno che durerà pochi mesi: la storia della piccola Auri

Roma, 26 maggio 2021 – La piccola Auri, una bambina di poco più di un anno, è l’ennesima dimostrazione che in Italia serve una riforma sulla legge di cittadinanza. Nata nel nostro Paese da genitori albanesi, fra poco riceverà il suo primo permesso di soggiorno. Peccato che il documento avrà una validità di soli pochi mesi.

Legge sulla cittadinanza, la storia di Auri

“Auri oggi ha fatto la fila in questura per ritirare il suo primo permesso di soggiorno. Abbiamo aspettato in fila un bel po’ per poi scoprire che il suo permesso dura solo un anno…“, racconta la mamma di Auri su Facebook. “Il tempo trascorso tra la richiesta e il momento in cui lo abbiamo ritirato, è stato circa 8 mesi. La verità è che il suo permesso durerà circa tre mesi e dovremmo poi rinnovare… Tanto chi se ne frega, lo Ius Soli non è un priorità, l’importante è che la mamma ed il papà di Auri versino le tasse e lavorino, per la cittadinanza c’è tempo…”, conclude il post pubblicato da Liridona Rexha sulla pagina di Italiani senza cittadinanza.

“Sono arrivata in Italia a 12 anni, grazie al ricongiungimento familiare con mio padre. Oggi ho 30 anni, mi sono laureata in Biologia e Scienze dell’educazione e lavoro in una cooperativa sociale di Reggio Emilia. Ho fatto da tempo domanda per ottenere la cittadinanza italiana, ma sono in attesa dei lunghi tempi della burocrazia. Anche mio marito è albanese e senza cittadinanza. Auri è nata qui, a Reggio Emilia, il 2 aprile 2020 e chiaramente non è considerata italiana”, ha dichiarato poi a Repubblica. Il problema, però, non è la Questura o la mancanza di documenti, bensì proprio la legge italiana sulla cittadinanza.

La storia, quindi, è questa: il documento è stato rilasciato il 20 novembre 2020, ma l’appuntamento per ritirarlo è stato fissato al 21 maggio. Quindi scadrà il 25 novembre prossimo. “Sia chiaro, la questura fa il suo dovere, applica la legge. Il problema per me è a monte. Vedere mia figlia di un anno mettersi in fila mi ha fatto riflettere e intenerire. E con noi c’erano altri otto bambini in fila. Non solo. Il permesso è stato rilasciato il 20 novembre scorso, ma l’appuntamento è stato fissato per il 21 maggio. E così il permesso appena ritirato scadrà il 25 novembre prossimo. Una beffa“.

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