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Leghisti contro Chaibi, consigliere figlio di immigrati: “Quel marocchino va dissolto”

Sulla pagina facebook di una sezione del Carroccio attacco durissimo contro il membro del consiglio comunale di Treviso. E sotto commentano: “Va sgozzato”

Roma – 6 novembre 2013 – Said Chaibi è uno dei volti della nuova Treviso. La città che dopo un ventennio leghista ha detto addio a Giancarlo Gentilini ed è finita anche sul Guardian per la decisione di dare la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati, definita dal quotidiano britannico “un gesto di speranza per gli immigrati”.

Chaibi ha 23 anni, è figlio di immigrati marocchini ed è stato eletto consigliere comunale nelle liste di Sel. “Vogliamo tornare a far vivere la nostra città. Cacceremo via per sempre quella nebbia verde che per troppo tempo ci ha offuscato la vista” disse a Stranieriinitalia.it dopo la sua elezione.

Comprensibile che ai leghisti non veda molto a genio. E, soprattutto durante la campagna elettorale, Gentilini e i suoi non gli hanno risparmiato attacchi anche molto duri. A Ostiglia, comune del mantovano a oltre cento chilometri da Treviso, hanno però abbondantemente passato il segno, come dimostra un post pubblicato sulla loro pagina facebook della sezione locale del Carroccio.

Come segnala il blogger Daniele Sensi, tutto nasce da un articolo segnalato online da un altro militante leghista, Davide Zanetta. Si intitola “Treviso: Corano e prove di burqa alle bambine italiane” ed è accompagnato dalla foto di chaibi, ma in realtà racconta, con molte distorsioni, di un corso di lingua e cultura araba attivato in una scuola elementare della città veneta.

La sezione Lega Nord di Ostiglia condivide il link, e aggiunge un commento dedicato al consigliere: “…questa merda di marocchino va dissolto”. Sotto, una decina di commenti, alcuni dei quali altrattanto terrificanti. Per Giacomo Consiglio va “sgozzato come fanno loro giustamente con i cristiani a casa loro”, e Mirko Fassa chiosa: “un taglio netto alla gola”.

“Roberto Maroni non può più fare finta di nulla di fronte alle offese rivolte a Said Chaibi, giovane consigliere di Treviso, cui va la nostra più totale solidarietà. I commenti lanciati sul web da parte dei militanti della Lega ci fanno rabbrividire e purtroppo dimostrano ciò che abbiamo sempre sostenuto, e cioè che la Lega Nord non può dirsi assolta dall’accusa di fomentare l’odio e il razzismo in Italia” denuncia Khalid Chaouki, deputato e responsabile Nuovi Italiani per il PD.

“Il partito di Maroni prenda una posizione netta e inequivocabile di condanna – aggiunge Chaouki – e ci risparmi queste odiose aggressioni verbali che rimandano ai periodi più bui della storia d’Europa. L’Italia di oggi è plurale, se ne facciano una ragione”.

EP
 

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