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Letta: “Ora risposte all’altezza sull’immigrazione”

Asse tra Italia e Grecia in vista della presidenza europea: "Frontex, Eurosur e nuove regole sull'asilo". In arrivo nuove regole sui centri di identificazione ed espulsione

Roma – 22 ottobre 2013 – ''In una giornata in cui l'Italia ha commemorato in modo solenne la tragedia di Lampedusa, bisogna dare risposte all'altezza delle domande drammatiche, risposte sia nella gestione dei flussi migratori sia per la sicurezza del Mediterraneo''. Così ieri sera il premier Enrico Letta,, dopo aver incontrato a  Palazzo Chigi il premier greco Antonis Samaras.

"Il tema del nuovo approccio al fenomeno migratorio – ha spiegato – vuole essere uno dei pilastri della nostra presidenza e anche di quella greca del semestre europeo. I temi concreti sui quali puntiamo sono il rafforzamento di Frontex, la messa in funzionamento di Eurosur e la discussione attorno ai temi del diritto di asilo''. 

''Noi vogliamo che sia forte la capacita' di andare a incidere su quello che succede nei paesi dai quali partono i flussi migratori. Per questo abbiamo avviato la missione 'Mare nostrum', che si concludera' il 2 dicembre''. ha aggiunto Letta. 

''Al prossimo Consiglio europeo – ha ribadito il premier – saremo fermi e netti sul tema dell'immigrazione e non accetteremo un Consiglio superficiale. Chi ha responsabilita' istituzionali deve soprattutto dare risposte e per questo ci siamo incontrati e abbiamo deciso iniziative''.

Infine, un accenno alla Libia. ''Non accetteremo piu' dalla Libia mezze risposte, abbiamo bisogno di risposte molto forti. Il pattugliamento del mare significa andare li' e far si' che le autorita' libiche si prendano le loro responsabilita', lavoreremo perche' la costa libica venga pattugliata dalle nostre navi''.

Intanto, il governo sta studiando delle modifiche alla legge sull'immigraziione. A quanto si apprende, una bozza sulla quale si sono confrontati ilministro dell'Integrazione Cecile Kyenge, il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico ed il sottosegretario all'Interno Roberto Manzione, interviene in modo particolare sui centri di identificazione ed espulsione, con una riduzione del tempo massimo di permanenza  rispetto agli attuali 18 mesi, una revisione del sistema di affidamento e gestione e identificazione degli ex detenuti direttamente in carcere.

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