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L’Europa che ci piace

Mentre in Olanda gli xenofobi perdono le elezioni, alla guida del Partito Socialista francese arriva un militante antirazzista. Chi vuole fare il pieno di voti puntando sulla discriminazione è avvisato

 

Roma – 13 settembre 2012 – Ieri è stato un buon giorno.

In un’epoca in cui crisi economica e tensioni religiose sembrano premiare il razzismo, gli egoismi localistici e le discriminazioni di ogni genere l’Europa, ha dato due segni di speranza ed ottimismo.

Gli evocatori professionali di paure pronti sempre ad offrire facili ricette a base di nazionalismo fascista e razzista segnano il passo.

Dalle urne olandesi il partito della destra xenofoba guidato da Geert Wilders ha visto quasi dimezzare la sua presenza in Parlamento. Famoso per la sua politica anti-immigrati, Wilders aveva chiesto le elezioni anticipate. Le urne lo hanno punito.

Nella stessa giornata in Francia è stato designato a segretario del Partito Socialista Harlem Désir, padre martinichese e madre alsaziana, primo presidente di Sos Racisme. Insomma un mascalzone xenofobo che scende, mentre sale un politico che ha fatto della lotta al razzismo la sua bandiera.

Chi conta sulla possibilità di fare un facile pieno di voti puntando sulla discriminazione dei “nuovi cittadini” europei è avvertito. Intanto godiamoci una buona giornata.

Gianluca Luciano

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