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L’Europarlamento chiede nuove missioni Ue di salvataggio migranti in mare (e di collaborare con le Ong)

Roma, 13 luglio 2023 – Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che richiama l’Unione europea a ripristinare missioni di ricerca e salvataggio comuni per i migranti nel Mediterraneo. Proprio come faceva in passato con l’operazione Sophia. La richiesta mira a garantire una capacità adeguata in termini di navi, attrezzature e personale dedicato alle operazioni di salvataggio. E a promuovere un approccio più proattivo e coordinato per salvare efficacemente le vite in mare. “Il modo migliore per sostenere gli Stati membri e salvare vite umane è lanciare una nuova missione di ricerca e salvataggio dell’UE”, ha dichiarato il socialista spagnolo Domènec Ruiz Devesa.

Migranti, la richiesta dell’Europarlamento

La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha accolto con entusiasmo il sostegno del Parlamento europeo, definendo la risoluzione un “importante segnale”. Non solo, ha anche sottolineato l’importanza di collaborare con le ONG che operano in mare. Compensando così la mancanza di una missione europea istituzionale con un chiaro mandato umanitario. Schlein, inoltre, ha richiamato l’attenzione sull’operazione “Mare nostrum“, lanciata dall’Italia dopo la tragedia di Lampedusa nel 2013. Naufragio in cui persero la vita 368 migranti al largo delle coste siciliane. Non tutti, però, sono rimasti soddisfatti; il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, per esempio, ha criticato la risoluzione, definendola “piena di banalità politicamente corrette”. In più ha sottolineato l’importanza di condizionare i finanziamenti destinati ai Paesi terzi alla cooperazione nella gestione dei flussi migratori e nella lotta contro i trafficanti di esseri umani.

La risoluzione del Parlamento europeo, però, arriva in seguito alla recente tragedia al largo delle coste greche, in cui un peschereccio con circa 750 persone a bordo si è rovesciato e affondato. Provocando una delle peggiori tragedie nella storia delle migrazioni. Solo poco più di 100 persone sono state trovate vive. E secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, dal 2014 sono state registrate 27.633 persone disperse, presumibilmente morte, nel Mediterraneo. Solo quest’anno, 1.875 persone sono morte o disperse nel tentativo di raggiungere l’Europa attraversando il Mediterraneo. Per questo risulta particolarmente importate.

E’ indispensabile sottolineare, allo stesso tempo, che la risoluzione non ha un valore legislativo, ma sicuramente ha un forte impatto politico. Sostanzialmente, infatti, afferma che gli Stati membri dovrebbero utilizzare appieno le navi gestite dalle ONG per salvare vite umane. E i deputati chiedono che le ONG siano autorizzate a svolgere missioni civili di ricerca e soccorso senza temere di essere criminalizzate. Inoltre, invita anche la Commissione europea a fornire informazioni complete sul sostegno fornito ai Paesi terzi, tra cui Libia, Turchia, Egitto, Tunisia e Marocco, da parte dell’UE e dei suoi Stati membri per la gestione delle guardie di frontiera e costiere. Così che se si dovessero dimostrare gravi violazioni dei diritti fondamentali da parte della guardia costiera libica, si potrebbe sollecitare la fine della cooperazione in tal senso.

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