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L’Italia? Permesso di soggiorno e razzismo

Sondaggio tra i lettori di Stranieriinitalia.it sulle parole che fanno pensare all’Italia. Leggi tutti i risultati

Roma – 10 marzo 2009 – Altro che Belpaese. L’Italia, per gli immigrati, è burocrazia e discriminazione. Lo dicono i risultati del sondaggio che abbiamo proposto ai lettori di Stranieriinitalia.it.

Il quesito era: “Quale parola ti fa pensare di più all’Italia”? I lettori potevano scegliere tra dodici opzioni: accoglienza; bella; casa; cattiva; clandestino; gioia; nostalgia; opportunità; permesso di soggiorno; polizia; rabbia; razzismo.

Avevamo chiesto di votare solo agli immigrati (naturalmente non si può escludere qualche “infiltrato”), cliccando  sulla prima parola che veniva loro in mente. Fino a stamattina lo hanno fatto quasi diecimila persone e ne è venuto fuori un quadro tutt’altro che allegro.

In cima alla lista, tra le parole che fanno pensare di più all’Italia, ci sono “permesso di soggiorno”, con 3339 voti, il 34,2% del totale, e “razzismo” , 2774 clic, il 28,5%. Insieme, hanno calamitato oltre il 60% delle preferenze. E se i 962 voti (9,9%) conquistati da “bella” valgono comunque il terzo posto, ultima  viene la “gioia”, con appena 71 preferenze (0,7%).

Non c’è da stupirsi del risultato di permesso di soggiorno, se si considera che senza di quello, in Italia, non si può stare. Ma a pesare è sicuramente anche il fatto che sono tra i cinquecentomila e un milione, a seconda delle stime, gli immigrati che aspettano il loro documento,  ostaggio di una burocrazia lentissima.

Tanti lo hanno raccontato inserendo commenti a margine dell’articolo che ha lanciato il sondaggio. “Ah, il permesso. Per ottenerlo devi aspettare se ti dice bene un anno”…  “Sono sempre  in coda per il rinnovo,in coda per l’identificazione, in coda per l’integrazione di un documento, in coda per ritiro, ma poi il permesso è scaduto e devo fare tutto da capo. L’ Italia ci complica la vita”.

Purtroppo però non è solo l’inefficienza a far sentire gli immigrati cittadini di serie b. Si fa sentire anche il razzismo, specialmente nelle generalizzazioni dell’allarme sicurezza.

Ancora, a dar voce a chi ha votato, i commenti lasciati sul sito. “Qui giudicano tutti gli stranieri stupratori e criminali, ogni giorno dicono che ce ne dobbiamo andare, che non bisogna avere pietà”,  “Ci sfruttano e ci trattano come cani, questo è razzismo”, “l’italiano pensa di essere superiore davanti al povero immigrato e dimentica che lo straniero parla meglio di lui altri 2 o 3 lingue. che bel Paese”.

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Elvio Pasca

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