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Livia Turco: “Ospitali con i Romeni, ma rispettino la legge”

Sabato l’incontro con la comunità romena

ROMA- Integrazione, convivenza e riconoscimento reciproco. Ma anche ferma condanna della violenza e rispetto delle leggi.

Il ministro della Salute Livia Turco ha teso le braccia nei confronti della comunità romena, incontrando i suoi rappresentanti all’Accademia di Romania nel fine settimana a Roma, in segno di distensione dopo la bufera che ha travolto i romeni in questi ultimi dieci giorni.

"L’Italia è un Paese ospitale e i cittadini italiani sono ospitali" scandisce il ministro ricevendo l’appaluso della platea di rappresentanti delle associazioni e delle comunità romene in Italia, ma subito aggiunge: "Se uno sbaglia deve pagare in quanto singolo, non per la sua nazionalità. Dobbiamo però decidere tutti insieme che la criminalità si combatte senza tregua".

A testimoniare la comunità romena si alternano lavoratori regolari, giornalisti e associazioni per i diritti degli immigrati romeni in Italia. Tante donne, non solo infermiere e badanti, ma anche rappresentanti politiche e sindacali della comunità.

Livia Turco non perde l’occasione di ringraziare tutti i cittadini rumeni che lavorano nel nostro Paese, "le donne che si prendono cura dei nostri anziani e dei nostri figli", ma pone anche l’accento sulle politiche messe in atto dal governo per favorire l’integrazione dei "nuovi cittadini, dalla riforma della cittadinanza al disegno di legge Amato-Ferrero, all’impegno per la lotta al lavoro nero e alla sicurezza sul lavoro".

Il ministro difende anche il decreto legge sulle espulsioni ("utile e nel contesto della nostra democraticissima Costituzione"), al momento al vaglio del Parlamento, augurandosi che venga approvato "nei termini previsti, cioé confermando le espulsioni solo in circostanze precisissime". In chiusura Livia Turco annuncia in tempi rapidi il raggiungimento dell’accordo con la Romania per "superare le incongruenze della normativa e garantire la tutela della salute di tutti i cittadini romeni presenti nel nostro Paese".

(12 novembre 2007)

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