L’assessore regionale alle Sicurezza contro la nuova distribuzione di profughi decisa dal Viminale. “Solo il 5% sono rifugiati, via tutti gli altri”
Milano, 2 set 2016 – “Per la Lombardia quella dell’immigrazione non e’ una emergenza: è un allarme rosso”. Così l’assessore regionale alla Sicurezza, la leghista Simona Bordonali, commentando i numeri dei richiedenti asilo sul territorio lombardo.
“Le prefetture ormai si occupano solo di trovare appartamenti e camere d’albergo agli immigrati, mentre le citta’ lombarde sono al collasso. Ora il Viminale ha rivisto anche le quote regionali di accoglienza. In Lombardia sfondiamo quota 20 mila richiedenti asilo: saranno 23 mila secondo i nuovi parametri. Un costo da 800 mila euro al giorno. Soldi freschi per le cooperative e per tutti quelli che stanno lucrando su questo enorme business. A questi vanno aggiunte anche le migliaia di clandestini presenti nelle stazioni di Como e Milano e alle frontiere a causa dei respingimenti dalla Svizzera”.
L’esponente della giunta Maroni attacca: “Siamo ormai l’unica regione ad avere piu’ del 10% di richiedenti asilo, nonostante ospitiamo gia’ 1 milione e 300 mila immigrati, piu’ del 25 per cento del totale nazionale. Il Governo Renzi – conclude Bordonali – sta massacrando il territorio lombardo. Serve una massiccia operazione di rimpatrio dei clandestini, visto che i rifugiati rappresentano solo il 5% dei richiedenti asilo”