Beccalossi: “Troppo spesso sono punto di riferimento per terroristi. Pronti a nuove norme, restrizioni e controlli”
Milano – 21 dicembre 2016 – “Il monitoraggio effettuato da Regione Lombardia sulle moschee ha prodotto i primi effetti: Prefettura di Milano, Carabinieri e Polizia hanno richiesto la nostra documentazione. Ora bisogna intervenire in maniera chiara e precisa anche su quei centri culturali islamici che troppo spesso, svolgendo illegalmente funzioni di luogo di culto, diventano punto di riferimento per potenziali terroristi”.
Così Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana, delegata dal presidente Maroni a porre in essere azioni mirate al contrasto del radicalismo islamico, commentando l’attentato di Berlino e ricordando che in Lombardia sono già 700 i sindaci che hanno risposto alla richiesta di mappatura di moschee, centri culturali islamici e scuole coraniche.
“Un’azione la nostra – prosegue Viviana Beccalossi – che smentisce categoricamente le critiche dei soliti buonisti che sostengono un’immigrazione incontrollata ‘sempre e comunque’. Infatti la mappatura, fortemente voluta dal presidente Maroni, è stata consegnata, su loro sollecitazione, alle forze dell’ordine. E’ evidente, come abbiamo detto con assoluta chiarezza fin dall’inizio, che non abbiamo alcun intenzione di interferire con chi è preposto all’attività investigativa, ma allo stesso tempo ci gratifica poter mettere a disposizione di Carabinieri e Polizia gli elementi in nostro possesso”.
“Chiedo, dunque, a tutti i sindaci che ancora non lo hanno fatto – prosegue Viviana Beccalossi – di rispondere al nostro invito, non nascondendo la delusione, ma soprattutto la preoccupazione, verso alcuni Comuni che si sono astenuti dal fornire documentazione e hanno dovuto fare i conti con la presenza di realtà islamiche dove gravitavano potenziali terroristi”. “Subito dopo le festività Natalizie, in attesa delle ultime eventuali segnalazioni dei altri sindaci – conclude Viviana Beccalossi – effettueremo le valutazioni del caso per capire in che modo porre in essere, anche con provvedimenti di legge, restrizioni e controlli sui centri culturali islamici”.