Roma, 22 aprile 2013 – A pochi giorni dal 25 aprile, giorno della Liberazione, c'è chi festeggia, senza ritegno, il "compleanno di Hitler".
Sono state circa 400 le persone che il 20 aprile hanno partecipato alla ricorrenza a Malnate, tra Varesotto e Milanese.
Ufficialmente la festa era stata promossa per il ventennale di “Varese Skinheads”, ma cadeva anche nel medesimo giorno della nascita del Fuhrer tedesco, con tanto di musiche di gruppi musicali di ultra destra.
L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia aveva chiesto di bloccare la festa sottolineando la data coincidente con la nascita di Hitler, e chiedendo l’intervento delle autorità competenti, alla politica e alle istituzioni che non si offrisse "alcuna autorizzazione a simili eventi e nemmeno siano tollerate provocazioni ed apologia del passato regime, apologia vietata dalla Costituzione e dalla legge italiana".
Ma tutto si è svolto secondo le regole, non c'è stato alcun problema di ordine pubblico: sono state chieste autorizzazioni per l'occupazione di uno spazio pubblico, un capannone di via Gorizia al confine tra Varese e Malnate, all'altezza della Folla.
"Non è un evento da allarme democratico ma è sicuramente un episodico disdicevole" – ha commentato Angelo Zappoli, dalla presidenza provinciale dell'ANPI.
"Fortunatamente queste realtà coinvolgono un'assoluta minoranza del panorama socio politico – spiega Zappoli – ma è importante che le istituzioni democratiche continuino a vigilare".
A preoccupare l'ANPI è soprattutto il rischio di questi messaggi in un contesto socio economico come quello di oggi: "in una fase di crisi socio-economica che coinvolge soprattutto le generazioni più giovani – spiegano – questi spazi di propaganda potrebbero attrarre persone sensibili ad alternative demagogiche e populiste, persone meno attrezzate a cogliere la pericolosità del proselitismo nazifascista".