Decreto legge in Consiglio dei Ministri per partecipare alla missione navale europea. Si parte con l’intelligence sulle reti degli scafisti
Roma – 6 luglio 2015 – Dopo il via libera dell’Unione Europea, la missione navale contro i trafficanti di uomini incassa anche l’ok del governo italiano.
Venerdì scorso, su proposta del ministro degli esteri Paolo Gentiloni e del ministro degli Esteri Roberta Pinotti, il consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che autorizza la partecipazione del nostro Paese all’operazione EUNavfor Med nel Mediterraneo centromeridionale. Una passaggio indispensabile per dare seguito alla decisione presa il 22 giugno scorso dal Consiglio dei Ministri degli Esteri dell’Unione europea.
Inizialmente, EUNavfor Med avrà il compito di raccogliere informazioni sulle reti dei trafficanti, in un secondo momento si occuperà del contrasto vero e proprio, anche con la cattura e la distruzione dei barconi. Per il passaggio a questa seconda fase sarebbe però necessaria una risoluzione dell’Onu che autorizzi l’uso della forza, o l’accordo del governo libico di Tobruk. Al momento mancano però entrambe queste condizioni.
Il comando operativo di EUNavfor Med è stato assegnato all’Italia e sarà esercitato da Roma, presso il Comando di Vertice Interforze. A capo dell’operazione è stato messo l’ammiraglio Enrico Credendino.
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