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L’Ue apre un centro immigrazione in Mali

Fornirà informazioni sulle possibilità di lavoro in Europa. Progetto pilota da 10 milioni di euro

Roma – 7 ottobre 2008 – L’Unione europea ha aperto ieri a Bamako, in Mali, il suo primo centro immigrazione fuori dai confini europei.


Si tratta di un "centro di informazione e gestione dei migranti" (Cigem), che mira a fornire informazioni ai migranti africani sulle possibilità di lavoro in Europa e a ridurre così il flusso di migranti irregolari. Il centro è stato inaugurato alla presenza del Presidente del Mali, Amadou Toumani Touré, del Commissario europeo per lo Sviluppo, Louis Michel, e del ministro francese per l’Immigrazione, Brice Hortefeux. La Commissione europea ha stanziato 10 milioni di euro di finanziamento per i prossimi cinque anni.


La scelta è caduta sul Mali perchè migliaia di giovani africani, partiti da Nigeria e Ghana, attraversano ogni anno il Mali verso le coste del Senegal e della Mauritania, da dove si imbarcano verso l’Europa. Molti muoiono in mare prima di raggiungere le coste europee.


Il Cigem cercherà di favorire una migliore gestione dei flussi migratori tra Africa ed Europa. Questo il senso nelle parole pronunciate dal Presidente del Mali, Amadou Toumani Touré, e dal Commissario europeo per lo Sviluppo, Louis Michel, presenti alla cerimonia di inaugurazione. "I flussi migratori non saranno più subiti, ma gestiti in maniera concertata", ha detto Touré.


Da parte sua, Michel ha dichiarato che "invece di demonizzare il fenomeno della migrazione, dovrebbe essere sostenuto, strutturato e gestito nel migliore dei modi come fattore umano positivo per l’Africa e l’Europa". "Il centro apre la strada a una gestione più efficace dei flussi migratori – ha continuato Michel, stando a quanto riferito in una nota – e a un migliore uso delle opportunità di sviluppo offerte dalla migrazione".


Il centro fungerà da progetto pilota per l’Unione europea, che ha stanziato 10 milioni di euro di finanziamento per i prossimi cinque anni. Sono 25 le persone che verranno impiegate nel centro per fornire informazioni e sostegno ai migranti in partenza e di ritorno, condurre ricerche sulla migrazione e promuovere un ruolo più attivo dei maliani che vivono all’estero nello sviluppo del loro Paese di origine.


Sono circa 4 milioni i maliani che vivono oggi all’estero, soprattutto in altri Paesi africani, contro i 200.000 presenti in Europa. Le loro rimesse rappresentano il 10% del Pil del Paese, classificato tra i più poveri del mondo. Alla cerimonia di apertura del centro era presente anche il ministro dell’Immigrazione francese, Brice Hortefeux, a fronte dei 120.000 maliani presenti in Francia, di cui 45.000 in situazione regolare.

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