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L’Olanda mette al bando macellazione halal e kosher

Primo sì della Camera a una legge che rende obbligatorio lo stordimento dell’animale. La leader degli animalisti: “Libertà religiosa non giustifica sofferenze degli animali”

 

Roma – 30 giugno 2011 – “La libertà religiosa finisce dove iniziano le sofferenze degli uomini e degli animali”. Parola di Marianne Thieme, leader del “Partito degli Animali” (Partij voor de Dieren), che in base a questo principio vuol mettere al bando in Olanda la macellazione halal e kosher.

La formazione animalista è sulla buona strada. Martedì’ scorso la Camera dei deputati olandese ha approvato un progetto di legge che rende obbligatorio stordimento o anestesia degli  animali prima dell’ abbattimento. Una pratica non prevista dalla macellazione rituale adottata nei Paesi Bassi da un milione e duecentomila musulmani e cinquantamila ebrei.

“Le tecniche di uccisione halal e kasher  provocano un dolore ingiustificato agli animali, la liberta’ religiosa non puo’ essere illimitata”, ha dichiarato prima del voto Marianne Thieme. Il testo è passato con 116 voti a favore e 30 contrari, e ora approderà al Senato per l’approvazione definitiva.

Unico paracadute per le tecniche tradizionali  è un emendamento fatto approvare da un partito centrista. Potrà ottenere un permesso per continuare a praticare  la macellazione rituale chi dimostrerà che in questo modo l’animale non soffre di più che con  lo stordimento.

In Europa, la macellazione rituale è già vietata in Norvegia, Svezia, Lussemburgo e Svizzera. In Italia, le tecniche halal e kosher sono ammesse e disciplinate dalla legge. A destare spesso allarme sociale sono però le uccisioni “clandestine”  praticate all’interno della comunità musulmana soprattutto in occasione di ricorrenze religiose come la Festa del Montone.

EP

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