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Manovra. “Norma contro spose badanti? Colpirebbe anche Berlusconi”

Cazzola (Pdl) contro il giro di vite sulle pensioni di reversibilità. “Si minaccia la libertà personale. Chi sposa una badante non lo fa perchè ha buttato il cervello all’ammasso”

Roma – 4 luglio 2011 – “Trovo singolare la cosiddetta norma anti-badante. Questa è una norma voluta dalla Lega, in odio agli stranieri. Ma gli italiani non si sono accorti che vale anche per gli italiani”.

A Giuliano Cazzola, deputato Pdl e vicepresidente della commissione Lavoro della Camera, non piace il giro di vite sulle pensioni di reversibilità inserito dal governo nella manovra economica. Tanto che si augura che “nasca una protesta” contro le nuove regole.

La manovra taglia l’assegno (fino ad azzerarlo) di chi ha sposato un ultrasettantenne, se tra i coniugi c’erano più di vent’anni  di differenza. “Paradossalmente  se Berlusconi domani decidesse di sposarsi con una signora che ha meno di 50 anni, per lasciarle la sua pensione di reversibilità il matrimonio dovrebbe almeno durare dieci anni” ha sottolineato oggi Cazzola a margine di un convegno Spi-Cgil a Bologna.

“Si dice antibadanti, ma in realtà vale per tutti” incalza il deputato, secondo il quale è “assurdo” dare per scontato che un ultrasettantenne “si faccia circuire da una badante ucraina. Cioè che se la sposa lo fa perché ha buttato il cervello all’ammasso. Siamo al limite della violazione della liberta’ delle persone”.

Per Cazzola, classe 1941, è quasi una questione personale: “Io mi sento offeso, visto che ho 70 anni e mi sento consapevole delle scelte di vita che faccio”.

EP

 

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