Roma – 9 luglio 2014 – Per ora, l'Italia continuerà a soccorrere da sola i profughi nel Mediterraneo con l'operazione Mare Nostrum. Frontex, l'Agenzia europea per le frontiere esterne, non è infatti ancora in grado di gestire un intervento di questa portata. L'obiettivo è però coinvolgere tutti i Paesi membri nelle operazioni di pattugliamento e salvataggio e per questo si fara' un tavolo con l'Italia.
Lo ha detto ieri a Milano il Commissario agli affari interni Ue Cecilia Malmstroem dopo il vertice dei minsitri dell'INterno dell'Ue a Milano.
''Mare Nostrum – ha spiegato – e' un'operazione molto estesa e costosa. Frontex e' un'agenzia piccola. Puo' fare molto, ma non ha i mezzi per sostituire completamente Mare Nostrum a meno che tutti gli Stati membri contribuiscano".
Secondo la commissaria europea, "avremo bisogno di piu' risorse dagli Stati membri ed ecco perche' chiediamo all'Italia di sedersi al tavolo con noi per stimare esattamente cosa sia necessario per diminuire gradualmente la presenza nel Mediterraneo'' di Mare Nostrum a favore di ''un'operazione piu' europea, per contare su maggiori contributi degli stati membri. Non so esattamente quando questo potra' succedere, ma accadra'''.
Alla Malmstroem, alla fine della conferenza stampa, ha replicato il ministro dell'Interno Alfano: ''E' piu' di quello che mi aspettavo: ci siederemo al tavolo ed individueremo il concreto apporto che dara' l'agenzia in termini di mezzi e uomini''.
Prima del vertice, la commissaria aveva parlato della necessità di "aprire delle vie legali per consentire ai rifugiati di entrare nell'Unione Europea, altrimenti faranno sempre ricorso ai canali illegali''. Malmstroem aveva suggerito la creazione di visti umanitari e l'esame delle richieste di asilo da parte dei consolati nei campi profughi e lungo le rotte percorse dai migranti, dalla Siria alla Libia, all'Egitto, "ma queste proposte non sono state accolte molto bene''.