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Mare Nostrum. Quattromila persone salvate nel fine settimana

Marina Militare e Capitaneria di Porto in azione nel Canale di Sicilia, profughi sbarcati a Napli, Salerno e Reggio Calabria. Magistratura Democratica: "Con Frontex Plus, seri rischi che si rinnovino le tragedie in mare"

Roma – 1 settembre 2014 – Mentre si cerca di superare Mare Nostrum, l'operazione umanitaria avviata dall'Italia dopo la strage di Lampedusa continua a salvare vite umane.

Durante il fine settimana i mezzi della Marina Militare e della Capitaneria di Porto, sono stati continuamente impegnati a soccorre migranti nel canale di Sicilia. Complessivamente, tra venerdì e domenica sera, sono state assistite quasi 4.000 persone.

Il Pattugliatore Diciotti della Capitaneria di Porto ha a bordo 910 migranti. Ancora non si conosce il porto di destinazione. La Fregata Scirocco ha sbarcato lo scorso sabato 323 migranti a Napoli. La fregata Fasan arriverà in mattinata a Salerno con 1040 migranti. La nave anfibia San Giusto, con a bordo 1593 migranti, arriverà domani, in mattinata, a Reggio Calabria.

Intanto, crescono i timori che Frontex plus, l'operazione europea che dovrebbe subentrare a Marte nostrum, non garantisca la stessa tutela delle vite umane.

"L'annunciata cessazione dell'operazione Mare Nostrum, sostituita, a quanto e' dato di capire, da dispositivi di mera ricognizione dei confini dell'Unione europea, comporta seri rischi che si rinnovino le tragedie in mare che, proprio l'ottobre scorso, indussero il nostro Paese ad impegnarsi per la tutela dei migranti in mare, anche in acque internazionali", ha detto Anna Canepa, segretario generale Magistratura democratica.

Per Magistratura democratica, invece, "sarebbe auspicabile che il semestre italiano di presidenza dell'Unione europea fosse l'occasione per promuovere politiche di protezione ed accoglienza che, superando gli egoismi nazionali e battendo i gestori del traffico criminale di esseri umani, sappiano tutelare la vita e la dignita' dell'uomo, e non l'occasione per recedere da una iniziativa, certamente perfettibile, ma coraggiosa e lungimirante, che aveva posto, per una volta, orgogliosamente il nostro Paese all'avanguardia nella politica europea dell'immigrazione e dei diritti umani".

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