Cesena – 13 marzo 2014 – Il Casablanca è una squadra composta da immigrati marocchini che vivono a Forlì e dintorni. Milita nei campionati amatoriali della Uisp o forse bisognerebbe dire “militava”, perché ha annunciato di volersi ritirare. Motivo: razzismo in campo.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ennesimo insulto rivolto ai suoi giocatori durante la partita di sabato scorso contro lo Juventinità di Forlimpopoli, pooi battuto per tre reti a zero. Un avversario ha gridato loro: “Tornate a casa marocchini di merda” e, nonostante sia stato subito informato, l’arbitro non ha preso provvedimenti.
“È l’ultimo di una lunga serie di insulti a sfondo razziale. Purtroppo quasi ogni sabato è così. Non ne possiamo più. E adesso non giochiamo più” ha spiegato il Rachid Hansal, 41 anni e un passato nella massima serie marocchina.
“Abbiamo fatto anche un esposto alla Uisp citando il nome dell’autore di quella frase. Di certo – ha aggiunto Hansal – offese così non ne sopporteremo più. Era giunto il momento di fare qualcosa. Di prendere una decisione forte. E l’abbiamo presa”.
Intanto arriva la condanna della Uisp che sta cercando di convincere la squadra a tornare sulla propria decisione. “Il nostro auspicio – ha detto Gianluca Soglia, presidente provinciale dell'Uisp – è che il Casablanca, una realtà importante del nostro campionato, continui a giocare con noi”.