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Marocchini in Italia, documenti più facili grazie all’apostille

Non serve più la legalizzazione presso i consolati italiani. Anche il Regno del Marocco ha aderito alla Convenzione dell’Aja

 

Roma – 19 settembre 2016 –  Dallo stato di famiglia indispensabile per un ricongiungimento all’atto di nascita da allegare alla richiesta di cittadinanza, sono tante le situazioni nelle quali i cittadini stranieri in Italia sono tenuti ad esibire certificati rilasciati dai  Paesi d’origine.  

In genere  quei documenti vanno anche legalizzati presso i consolati italiani  e questo comporta un’ulteriore perdita di tempo e soldi. Ora, però, i cittadini marocchini possono risparmiarsi questo passaggio, dal momento che anche il Regno del Marocco ha aderito alla Convenzione dell’Aja sull’apostille.

Dal 14 agosto scorso, tutti i documenti rilasciati da autorità marocchine hanno automaticamente valore legale anche in Italia, purché abbiamo sopra uno speciale timbro, l’apostille. Lo ha confermato  in una nota anche il consolato d’Italia a Casablanca, avvertendo che i suoi uffici “non sono più autorizzati a legalizzare gli atti pubblici marocchini”. 

Per spiegare la novità ai suoi cittadini, il Regno del Marocco ha anche creato un sito web in arabo e francese,  www.apostille.ma. Tra le altre cose,consente di presentare online domande di apostille o di controllare la veridicità di un’apostille e contiene una lista aggiornata dei Paesi del mondo (finora 112) che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja.

La novità, naturalmente, vale anche per in certificati rilasciati da autorità italiane che si vogliono far valere in Marocco: non andranno più legalizzati, basterà l’apostille. Una semplificazione importante per gli oltre mezzo milione di marocchini che vivono nel nostro Paese.

EP

 

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