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Marocchino tranviere. La Lega: “Aberrante”

Salvini: "Questi giudici si trasferiscano in Marocco. Fornirò curricula di aspiranti autisti lombardi" Roma – 22 luglio 2009 – A Matteo Salvini, il leghista dei metro per milanesi e del coretto antinapoletani, non è andata proprio giù la sentenza che ieri ha dato il via libera alle assunzioni di immigrati nell’Azienza Trasporti Milanesi.

"La sentenza del Tribunale del lavoro di Milano sul caso del marocchino che pretendeva di guidare un mezzo dell’Atm e’ aberrante. E’ arrivata l’ora che questi giudici si trasferiscano in Marocco, dove potranno assaporare le virtù del sistema giudiziario marocchino" ha commentato Salvini, che è capogruppo della Lega in Comune.

"A Milano – ha intimato Salvini –  i mezzi pubblici dovranno essere guidati solo da cittadini italiani. Chiamerò immediatamente Catania [Elio, il presidente di Atm n.d.r.] perché Milano e i milanesi siano rispettati e tutelati e gli fornirò centinaia di curricula di aspiranti autisti lombardi".

Sul caso è intervenuto anche capodelegazione della Lega Nord in giunta regionale lombarda, Davide Boni.  "C’è la volontà da parte di qualcuno di montare un caso politico ad arte che voglia fare passare l’azienda di trasporti milanese come razzista, quando in realtà c’e’ stata solo una semplice applicazione dei regolamenti vigenti per le assunzioni".
 
"Chissà – conclude Boni – magari qualche cittadino potrebbe anche ritenere discriminatoria la richiesta di essere in possesso di una regolare patente per potere guidare un Bus dell’Atm e presentare di conseguenza il proprio personalissimo ricorso".

Difende Atm anche il vice Sindaco di Milano Riccardo De Corato, secondo il quale l’azienda “non ha fatto altro che rispettare una legge vigente, cui alcuni giudici, solo oggi, imputano un carattere discriminatorio tale da ritenerla di fatto abrogata".

"Sulla genuinità  della vicenda – aggiunge De Corato – lascia comunque perplessi il fatto che l’extracomunitario abbia fatto ricorso a un giudice in termini generali senza preoccuparsi di presentare la domanda di assunzione. Il che non spazza via i dubbi che la questione, che poteva essere sollevata in qualunque città d’Italia, sia stata strumentalizzata ad arte da alcuni ambienti solo per alzare un polverone contro Atm e di riflesso contro il Comune di Milano".

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