Ma l’importo verrà definito da Interno ed Economia. Ordine del giorno per fermare i flussi
Roma – 13 gennaio 2008 – La Lega non rinuncia a introdurre una nuova tassa sui permessi di soggiorno e a cercare di fermare i flussi d’ingresso, come chiedono due emendamenti al ddl sulla sicurezza in discussione al Senato. Ma lavora a un accordo col resto della maggioranza per evitare spaccature nel voto in aula.
Dopo una riunione al gruppo Pdl al Senato, insieme al ministro della Giustizia Angelino Alfano, il ministro dell’interno Roberto Maroni ha confermato l’emendamento che prevede la ‘tassa’, annunciando però che dal testo verrà eliminato l’importo (200 euro, nella formulazione attuale).
"L’emendamento c’è, si prevede un contributo che sarà definito successivamente con un decreto del ministro dell’Interno e del ministro dell’Economia per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. Il principio viene affermato così come era stato previsto e votato dalle commissioni", ha detto Maroni. L’importo "dipenderà da alcune variabili che saranno di volta in volta definite".
Verrà invece trasformato in un (meno vincolante) ordine del giorno l’emendamento leghista che chiede di sospendere i flussi d’ingresso alla luce della crisi economica. Quell’emendamento, ha spiegato Maroni, "pone una serie di preoccupazioni e sostanzialmente è una raccomandazione al governo ad effettuare una verifica sulla necessità di nuovi ingressi. Nella sostanza viene accolto, sarà probabilmente chiesto il ritiro e la sua sostituzione con un ordine del giorno che il governo si è impegnato ad accogliere"
EP