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Maroni: “C’è apprensione per l’ingresso della Romania in Schengen”

"Dobbiamo puntare ad allontanare chi non ha reddito e lavoro"

Roma – 12 ottobre 2010 –  “L’allargamento dell’area Schengen anche alla Romania e la Bulgaria, previsto per il prossimo marzo, ha suscitato inizialmente una certa apprensione, legata alle possibili ripercussioni sui flussi migratori provenienti da quei paesi”.
 
Con queste parole il ministro dell’Interno Maroni, ha espresso la sua preoccupazione durante l’audizione al Comitato Schengen a palazzo San Macuto. 
 
“In Italia – prosegue Maroni – la comunità romena è una delle più numerose. La maggioranza è ben integrata ma ci sono alcune frange, come i nomadi, che rappresentano un problema per la sicurezza pubblica”.
 
Nei primi nove mesi dell’anno, ha ricordato  ancora Maroni: ”Sono stati rintracciati 1.412 romeni irregolari. 327 sono stati rimpatriati coattivamente, 858 hanno lasciato volontariamente l’Italia e 227 non sono stati allontanati, perché la direttiva europea sulla libera circolazione non prevede sanzioni per chi viola le norme.”
 
L’intenzione del Ministro è quella di trovare una soluzione anche per i comunitari che non rispettano la legge e i requisiti minimi per il soggiorno: “Finora abbiamo potuto allontanare i comunitari solo per motivi di sicurezza pubblica, noi vogliamo poter rimpatriare anche chi non rispetta i requisiti di un reddito e di un lavoro necessari per poter risiedere oltre tre mesi in Italia”. 
 
Attualmente, ha concluso il Ministro dell’Interno: “Stiamo pensando ad un provvedimento di intimazione a lasciare l’Italia per coloro che non sono in regola con questi requisiti fino ad arrivare alla possibilità dell’allontanamento dal nostro paese”.
 
Marco Iorio
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