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Maroni: “Fughe di massa dal Maghreb in Italia”

"Si rischia emergenza umanitaria". Maroni al vertice in prefettura:" Il nuovo Cie del Veneto sarà a Venezia"

 

Roma –  11 febbraio 2011 – "Come temevo la grave crisi sociale e politica dei paesi del Maghreb, in particolare Tunisia ed Egitto, sta portando ad una fuga di massa. In particolare, dalla Tunisia verso l’Italia. C’e’ il rischio di una vera e propria emergenza umanitaria". E’ l’allarme lanciato stamattina dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, intervenuto a un convegno a Venezia.

Il titolare del Viminale ha spiegato che "in fuga da quei paesi stanno arrivando centinaia di persone sulle coste italiane. Stiamo mettendo in campo tutte le iniziative per fronteggiare questa crisi umanitaria". Maroni ha annunciato che "la prossima settimana, giovedi’ prossimo, ho gia’ convocato il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza a cui ho invitato anche il ministro degli Esteri, per decidere le misure piu’ idonee, gli ho chiesto naturalmente il coinvolgimento della Comunita’ europea, perche’ gli strumenti necessari per porre rimedio a questa situazione non possono essere messi in campo solo dall’Italia".

Maroni ha quindi sottolineato "il problema e’ che l’accordo bilaterale che abbiamo con la Tunisia e che ha permesso finora di gestire in modo efficace il contrasto all’immigrazione clandestina, non viene attuato dalle autorita’ tunisine proprio per la situazione di crisi. C’e’ una incapacita’ di fronteggiare la situazione da parte delle autorita’ tunisine -ha concluso- che comporta questa situazione. Dobbiamo intervenire e studieremo le misure adeguate".

Dopo il convegno il Ministro dell’Interno si è spostato in prefettura per un vertice, a margine del quale si è espresso sul nuovo Cie del Veneto e sulla direttiva europea sui rimpatri.

Sulla costruzione del nuovo centro per l’identificazione ed espulsione, Maroni ha annunciato che non sarà edificato a Treviso ma in provincia di Venezia " Il Cie sarà nello stesso compedio di un nuovo carcere, le due strutture saranno separate ma con un unico sistema di controllo" ha specificato il titolare del Viminale. 

Inoltre Maroni è tornato sulla questione dell’interpretazione della direttiva europea 115/2008: "Sto preparando un decreto di legge perchè la direttiva europea sia armonizzata alla nostra Bossi-Fini".

"Chi viene e lavora resta chi viene per delinquere va espulso” ha concluso Maroni.

 

 

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