De Corato: “Serve una legge ad hoc. Maroni deve mantenere la promessa fatta”
Roma – 15 ottobre 2010- “Serve una legge per disciplinare i luoghi di culto islamici”. A richiederlo è il vice sindaco di Milano, Riccardo De Corato, e lo fa direttamente al ministro dell’Interno.
"Maroni – spiega De Corato – deve mantenere la promessa fatta in prefettura nel 2009, quando assicurò che non ci sarebbe stata alcuna moschea, prima di un disegno di legge che stava preparando.”
Secondo il vicesindaco, "la normativa nazionale serve a fare chiarezza sulle regole;dall’esigenza dei sermoni in italiano, al registro degli imam, fino ai controlli da parte delle forze dell’ordine. Dobbiamo sapere cosa si dice nella moschee, per evitar che diventino luoghi di reclutamento del fondamentalismo".
De Corato insiste sulla necessità di "un’intesa tra Stato e comunità musulmana, al momento inesistente". Come ha ricordato il sindaco Letizia Moratti, durante la festa del Pdl il 4 ottobre, “senza garanzie dal Governo a Milano non si costruirà la moschea“
Sull’argomento è intervenuto ieri sera a “Porta a Porta” proprio Roberto Maroni, che ha sottolineato come non possa dipendere dal Ministero dell’Interno la decisione di costruire una nuova moschea a Milano, perché esula dalla sue competenze.
"E’ una decisione che non può riguardare il Ministro dell’Interno, altrimenti sarebbe un problema di ordine pubblico. La programmazione del territorio viene lasciata a chi governa il territorio, quindi spetta agli enti locali" ha detto il titolare del Viminale.
Maroni si è esposto solo su una questione etica della moschea: " Io sono per i luoghi di culto. Quello che voglio contrastare è utilizzare come luogo di culto un posto che non lo è, come certi centri culturali dove si fa la macellazione oppure proselitismo. Se la moschea è semplicemente un luogo di culto, allora credo che sia un momento giusto di integrazione”.
Marco Iorio
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