Il ministro dell’Interno sui sei mesi nei Centri d’espulsione. "Chiuderemo tutti i campi nomadi abusivi"
Roma – 24 febbraio 2009 – Il decreto approvato venerdì dal consiglio dei ministri, che ha triplicato il tempo massimo di trattenimento nei Centri di identificazione ed espulsione, aumenterà l’efficienza dei rimpatri degli immigrati irregolari. Parola di Roberto Maroni.
"C’e’ una prassi per rendere più veloci le espulsioni, che passa attraverso un negoziato con i Paesi d’immigrazione e un’azione di identificazione più efficace” ha detto ieri sera il ministro dell’Interno, intervistato dal Tg4. “Abbiamo prolungato da 2 a 6 mesi il tempo di intrattenimento nei centri di identificazione ed espulsione, il che ci consente di passare attraverso espulsioni più veloci, più sicure, più efficaci".
“Per il controllo della criminalità nelle comunità straniere, in particolare quella romena, abbiamo già iniziato un’attività di controllo soprattutto nei campi nomadi, ma non solo, che prevede il censimento di chi ci vive e la chiusura progressiva di tutti i campi nomadi abusivi e l’immediato rimpatrio di chi non ha diritto a stare” ha aggiunto.
“Coloro che hanno diritto di rimanere, – ha concluso Maroni – devono stare in condizioni decenti: il che vorrà dire riduzione dei fenomeni criminosi".