Roma, 12 giugno 2015 – Accogli i profughi? Il Pirellone ti punisce. Roberto Maroni tira dritto per la sua strada. "Nessuna punizione, premiamo semmai. I comuni che non se li prendono, certo".
Il governatore della Lombardia in un'intervista a Repubblica ribadisce la sua intenzione di disincentivare l'arrivo dei migranti nei comuni della sua regione. "Qui non parliamo di pere o mele da stoccare, ma di uomini e donne, di situazione del territorio, di societa' e reazioni nella societa' – avverte Maroni -. La Lombardia ha il piu alto numero di immigrati regolari, 1,3 milioni, il 13 per cento della popolazione. Siamo benoltre la media" e a suo avviso "in un periodo di crisi molti di questi stranieri hanno perso il lavoro e cosi' aumentano le tensioni sociali. Penso che nella ripartizione degli immigrati bisogna tener conto della sollecitazione che viene dai presidenti delle Regioni. Con Zaia e Toti non facciamo questo perche siamo in campagna elettorale, ma perche siamo preoccupati".
Quanto alla sua decisione da ministro dell'Interno nel 2011 Maroni osserva: "volete sottolineare un'apparente contraddizione ma non e' cosi. Sono situazioni diverse. Adesso la questione e' piu sofferta nelle comunita locali. Avrei la soluzione comunque, anche se Alfano vuole solo polemizzare con me: Renzi dovrebbe andare a New York, all'Onu, parlare col segretario generale e numeri alla mano dire che c'e' una crisi umanitaria senza precedenti nel Mediterraneo".
"Se il problema non ci fosse la Lega non conquisterebbe cosi tanti voti", insiste. E a chi gli chiede se andra' avanti con la proposta di penalizzare i comuni che accolgono i profughi il governatore risponde: "Naturalmente. Renzi premia chi se li prende derogando al patto di stabilita. Io derogo e premio chi non lo fa". Si dice che lei stia facendo fuoco e fiamme per deviare l'attenzione dalla sua vicenda giudiziaria. "Guardi, sono accuse ridicole, delle mie cose sene occupano gli avvocati".