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Maroni: “Pronti a rimpatri forzosi”

Il ministro alle regioni: "Accogliete i profughi o agiremo d’imperio" Roma, 28 marzo 2011 -Il governo e’ pronto a procedere con ”rimpatri forzosi” dei migranti arrivati a Lampedusa se da parte della Tunisia ”non ci sara’ un segnale concreto nei prossimi giorni”.

Lo annuncia il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intervistato dal ‘Corriere della Sera’, ricordando che ”la Tunisia aveva promesso un impegno immediato per per fermare i flussi migratori, ma le barche continuano ad arrivare”.

Per i rimpatri, dice Maroni ”siamo attrezzati”, e spiega ”li mettiamo sulle navi e li riportiamo a casa”. L’uso della forza, aggiunge il ministro, ”potrebbe trasformarsi nell’unica strada possibile se gli sforzi diplomatici del governo italiano dovessero fallire”.

 Da venerdi’, giorno della visita del ministro in Tunisia, ”sono arrivate oltre mille persone che dicono di essere tunisine. E poi, a bordo di due barconi provenienti dalla Libia – ricorda Maroni – circa mille tra somali ed eritrei. Non siamo in grado di sostenere questi ritmi e dunque bisogna adottare un nuovo atteggiamento”. Quanto all’accordo con le Regioni per l’accoglienza, Maroni precisa che ”l’unica regione esclusa sara’ l’Abruzzo. Altrove si procedera’ secondo il piano che ho sottoposto alle Regioni, che prevede un tetto massimo di 1000 profughi ogni milione di abitanti”.

Se ci saranno rifiuti, conclude il ministro ”allora saremo noi a individuare le aree. Il sono un fautore della condivisione di queste scelte impegnative ma se questo non e’ possibile, soprattutto davanti a una situazione di emergenza che riguarda profughi che scappano dalla guerra in Libia, saremo costretti ad agire d’imperio”.

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