Roma, 29 maggio 2015 – "Serve piu' Europa" e cio' significa abbandonare "singole visioni di breve periodo, non sufficienti", e andare verso "scelte strategiche e irreversibili per le quali decisioni coraggiose costituiscono investimenti vantaggiosi per il domani".
Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento alla London School of Economics. Il capo dello Stato ha spiegato che crisi finanziarie, immigrazione, politica estera e di difesa "sono temi che mostrano chiaramente come singole visioni di breve periodo, da sole, non siano sufficienti". Lo diventano, ha aggiunto, se su di esse "si costruisce una visione coerente di lungo periodo di progressiva integrazione. In altri termini, da qualsiasi punto si parta, l'approdo e' sempre lo stesso: serve 'piu' Europa'".
Ma per andare su questa strada, ha rilevato Mattarella, occorre pero' "evitare una tendenza che troppo spesso riecheggia nel dibattito attualmente in corso sul futuro dell'Unione, ovvero quella di guardare a possibili evoluzioni solo dal punto di vista dei 'ritorni', dei benefici a livello nazionale. Si tratta – non ha dubbi il capo dello Stato – di una visione angusta per almeno due motivi: in primo luogo perché trasforma i negoziati in un gioco a somma zero, impedendo cosi' qualsivoglia accordo; in secondo luogo in quanto cio' che e' conveniente oggi potrebbe non esserlo piu' domani, alla luce di condizioni politiche ed economiche diverse".