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Maxioperazione contro i trafficanti di uomini

Arresti in otto Paesi. Hanno portato 2500 curdi  in Europa stipati nei tir e nelle carrette del mare Roma – 9 giugno 2009 – Con arresti in Italia, Francia, Inghilterra, Germania, Belgio, Svizzera, Grecia e Svezia, da stamattina una maxi operazione coordinata dalla polizia di Venezia sta sgominando un’organizzazione criminale  transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dal Kurdistan-iracheno verso l’Europa.

Trafficanti di uomini, che secondo gli inquirenti negli ultimi tre anni hanno portato oltre 2.500 persone in Europa guadagnando diversi milioni di dollari. Ma a volte, i disperati stipati nei tir o nelle carrette del mare non sono arrivati a destinazione, uccisi dalle durissime condizioni di viaggio.

L’organizzazione era strutturata attraverso ‘cellule’ operative  in tutte le localita’, italiane e straniere in comunicazione tra loro. A Roma ne operavano tre: ‘gruppo di Erbil’, ‘gruppo dei Chamchamali’ e ‘gruppo dei Badini’, che gestivano i clandestini provenienti dalle  citta’ irachene di Erbil, di Kirkuk e di Monsul e Dohuk. Le altre  principali ‘cellule’ individuate in Italia si trovano a Milano,  Rimini, Ancona e Como.       

I viaggi venivano pianificati in Iraq, da li’ i clandestini  raggiungevano la Turchia, e di li’ su camion, barche o a piedi, la  Grecia. Dalla Grecia poi venivano imbarcati, nascosti nei Tir, verso i porti dell’Adriatico (Venezia, Ancona, Bari, Brindisi). In qualche  caso giungevano invece in Italia mediante documenti falsi forniti  dall’organizzazione. La polizia ha documentato anche casi di altri  clandestini sbarcati sulle coste calabresi con imbarcazioni di  fortuna: e’ il caso ad esempio come i 224 identificati a Crotone il 4  novembre 2007, alcuni dei quali ‘gestiti’ dagli indagati  dell’operazione di oggi, chiamata ‘Ticket to ride’.

Una volta in Italia, gli immigrati venivano presi  in consegna da una delle ‘cellule’. I viaggi potevano durare anche  nove-dieci mesi ed avvenivano in condizioni di grave disagio. E questo in più occasioni ha causato la morte dei clandestini, com’e’ ad  esempio avvenuto il 14 luglio 2007, quando i corpi di 3 giovani curdi  sono stati trovati all’interno di un camion che trasportava angurie,  appena sbarcato a Venezia da Igoumenitsa (Grecia). Un quarto  clandestino, nell’occasione, e’ stato invece trovato in fin di vita. 

L’organizzazione per il viaggio pretendeva somme variabili tra i 4000  e gli 8000 dollari. I clandestini in grado di pagare somme maggiori,  non meno di 10.000 dollari oltre al biglietto, potevano invece  viaggiare in aereo, utilizzando documenti falsi forniti  dall’organizzazione.       

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